Grosseto – Lorenzo Mascagni, avvocato, ha battuto l’ex vicesindaco di Grosseto Paolo Borghi con il 55% dei voti alle primarie del Pd del capoluogo maremmano. In totale sono andati nei 17 seggi organizzati dai democratici 6.583 cittadini. Si è trattato di una vittoria netta, ma fino all’ultimo vi è stato un testa a testa fra i due candidati che rappresentano le due anime del Ps, maggioranza renziana (Mascagni) e minoranza dem (Borghi) .
A Cascina ha vinto Alessio Antonelli e a Vecchiano, Massimiliano Angori. Alessio Antonelli potrà tentare di fare il bis, alla guida del comune di Cascina. Dalle urne delle primarie arriva il verdetto che premia lui con oltre il sessanta per cento i voti che ha raccolto il sindaco uscente.
A Vecchiano Massimiliano Angori s’è avvicinato al sessanta per cento. Ha vinto con 711 voti (pari al 59,15) contro i 491 voti (40,85%) di Cristiano Meciani.
In una nota inviata ai suoi sostenitori Mascagni scrive:
1) il candidato del Pd non è stato scelto dalla nomenklatura in una stanza o con alcuni clic sul computer, ma da oltre 6500 cittadini che si sono recati al seggio elettorale in carne ed ossa; in tempi di crisi di partecipazione e di sfiducia nei confronti delle istituzioni, mi pare questo il dato politicamente più significativo.
2) i risultati mi consegnano l’onore e l’onere di rappresentare la coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative, ma certificano anche il largo consenso ottenuto da Paolo Borghi, che insieme a me ha reso bella ed avvincente questa competizione; è un dato, questo, che va riconosciuto a Paolo ed alle persone che lo hanno sostenuto e che impone a tutti un sforzo di unità e di responsabilità in vista delle elezioni di giugno.
3) non mi sono messo a disposizione di questo progetto per un’ambizione personale, ma per dare gambe a un’idea di politica e di amministrazione che sappia ascoltare, capire ed interpretare i bisogni autentici della nostra gente; è tempo di smettere di guardare dentro i nostri recinti: spalanchiamo porte e finestre perché fuori c’è un mondo che chiede di essere servito!. Non tutti l’hanno compreso, ma sarà questo il tratto di novità che caratterizzerà il nostro cammino.