Pare che la pistola fumante non salti fuori. Tanto che la commissione di garanzia del Pd sta valutando di convalidare il risultato delle primarie dopo le polemiche sulla presunta compravendita dei voti al seggio 1. Nel mirino delle accuse era finito in particolare Franco Corradini, l’ex assessore alla sicurezza e alla coesione sociale messo alla porta senza tanti complimenti dal vicesindaco vicario Ugo Ferrari.
Dai primi accertamenti condotti, infatti, pare che non sia emerso uno straccio di prova di irregolarità al seggio del Catomes Tot, dove erano intervenuti addirittura i carabinieri su richiesta del presidente. E da quanto filtra dal palazzo di giustizia, pare che vada verso l’archiviazione anche l’inchiesta della procura.
Però c’è chi non ci sta e chiede l’annullamento delle primare. Il consigliere regionale e comunale Matteo Riva annuncia addirittura lo sciopero della fame a partire da mercoledì e sulla sua pagina Facebook si lascia andare ad una accusa grave: “Martedi, alla Direzione Nazionale di Centro Democratico , chiederò chiarimenti circa le primarie di Reggio Emilia che hanno delegittimato un candidato sindaco anzichè legittimarlo. Oggi scopro anche che nel seggio di via Bismantova a Luca Vecchi sono state assegnate 412 voti anzichè 142. Le primarie vanno annullate completamente e il candidato sindaco va scelto con una pubblica assemblea permanente aperta alla società civile di 3 giorni in cui i cittadini possa intervenire e dare il loro contributo. L’importante sarà che i 4 artefici di queste primarie vengano definitivamente accantonati. Vergogna, Vergogna, Vergogna!”.