Firenze – Sono 160, i lavoratori toscani della Sittel, un’azienda di prima fascia che si occupa delle attivazioni e delle riparazioni della telefonia fissa e mobile in Toscana e che da due mesi, nonostante gli impegni presi con il sindacato, non paga gli stipendi. Stamattina si è svolto un presidio in via Cavour a Firenze, organizzato dalla Slc Cgil, sotto la sede della Prefettura e del consiglio regionale toscano. L’azienda occupa circa 500 lavoratori in tutta Italia. Dal lavoro dei suoi operatori dipende l’attivazione e la buona salute di gran parte della rete fissa e mobile della nostra regione. I dipendenti toscani sono dislocati nelle sedi di Campi Bisenzio (Fi), San Miniato (Pi) e Grosseto. Oltre agli stipendi arretrati, i lavoratori devono riscuotere anche altre competenze.
“L’azienda non riesce neanche a garantire le normali attività, a causa della mancanza di carburante per i furgoni e di dotazioni indispensabili per sviluppare la rete e la capacità di connessione, fondamentale nell’emergenza Covid”, dicono dal sindacato. Nel corso del presidio odierno, una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Prefettura dove ha chiesto la convocazione di un tavolo al Ministero del lavoro sulla vertenza. Sempre durante il presidio, i lavoratori hanno ricevuto la visita di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, che ha espresso loro solidarietà e si è impegnato a scrivere al Ministro del lavoro affinché valuti la convocazione di un tavolo per una soluzione positiva della vertenza.