Presidio e incontro con la stampa stamattina, organizzati dal Comitato contro la privatizzazione dell'Ataf e Comitato no tunnel tav, con l'’Assemblea cittadina di solidarietà al movimento NO TAV, in Piazza San Marco.
"ATAF è un patrimonio pubblico" – si legge nel volantino che gira di mano in mano – questo patrimonio è stato svenduto". Ci si riferisce alla privatizzazione che culminerà con la scadenza del bando regionale a fine anno e con lo smembramento dell'azienda: un duro colpo per i dipendenti e le loro famiglie che si trovano di fronte a un futuro incerto. Lo smembramento – che riguarderà la divisione di ATAF tra le tre società che ne concorrono al capitale – rischia di pregiudicare le prestazioni del servizio pubblico soprattutto per quanto riguarda le aree periferiche più difficilmente raggiungibili. Inoltre, entrando a tutti gli effetti nel sistema di mercato, l'azienda dovrà sottostare ai termini della concorrenza privata con ripercussioni sui salari e sulle condizioni lavorative dei dipendenti.
I lavoratori hanno manifestato il proprio dissenso con le uniche armi a disposizione per farsi sentire dalle autorità e dai cittadini: gli scioperi. Tuttavia sono stati puniti con sanzioni di oltre 600 euro e con denunce penali. Per contribuire alle spese delle multe, sul sito e sul comunicato si riporta un codice IBAN con causale "Contributo per i tranvieri fiorentini".
"L'ATAF non è solo un problema aziendale – spiega un dipendente – "ma un problema di mobilità cittadina". Per questo si invitano i fiorentini a una maggiore consapevolezza del problema per costituire un fronte comune contro i danni della privatizzazione.
Nell'incontro con la stampa sono stati toccati anche i temi del tunnel Tav fiorentino, considerato un inutile spreco di denaro pubblico a fronte di problemi più stringenti come ad esempio un miglioramento della rete ferroviaria o del servizio pubblico. "Dietro non ci sono logiche edili"- osserva qualcuno – "ma solo logiche finanziarie. In una parola: le lobby". Si fa riferimento anche alla linea 1 della Tramvia che, per quanto possa essere utile, nel prolungarsi dei lavori ha triplicato i costi di realizzazione.
Per i dipendenti e i militanti non finisce qui. Il 22 Febbraio parteciperanno a una manifestazione cittadina in Piazza Tasso con il proposito di alzare la voce per "Estendere la solidarietà, rilanciare le lotte".