Ai microfoni di Capitan Ventosa il sindaco Graziano Delrio aveva assicurato una soluzione ma sarà impossibile che, almeno per il prossimo dicembre, il presepe di Giancarlo Beltrami possa essere visitabile. Anche perché non si sa ancora dove andrà a finire. Di certo, presto o tardi, uscirà definitivamente dai locali di S.Nicolò dove era ospitato, tra i malumori del parroco, da più di 10 anni. Ma don Franco Ranza ha vinto su tutti i fronti la battaglia legale e questa mattina lo sfratto al Bambinello ed agli altri protagonisti della notte di Natale è diventato esecutivo.
Tutti gli avvocati di parte assieme al rappresentante della parrocchia si sono presentati davanti all’ufficiale giudiziario Romano Serafino che come primo atto ha dato mandato di cambiare le serrature del portone di ingresso all’opera facendo firmare al parroco l’atto di custodia del presepe. Poi il via all’inventariazione di statue e scenografie, operazione destinata a durare ad alcuni giorni; infine le procedure per smantellare concretamente le scene anche se la metodologia, trattandosi di oggetti d’arte, saà probabilmente oggetto di ulteriore contenzioso. Insomma si andrà per le lunghe e ci vorrà un bel po’ di tempo prima che il presepe sia davvero fuori da S.Nicolò.
Tutto è avvenuto quasi rigorosamente a porte chiuse ma Giancarlo Beltrami ha cercato un’ultima mediazione a voce; troppo tardi dopo circa due anni di uffici e legali. In tarda mattinata è arrivato lo stesso parroco di S.Francesco-S.Nicolò; pochi minuti nelle stanze del presepe ed un breve, teso, faccia a faccia con Beltrami. Fuori, per l’ultimo atto, prima dell’addio, poche persone pro-Beltrami, rassegnate. E due uomini della Digos che non hanno dovuto faticare troppo a tenere la situazione sotto controllo da un punto di vista di sicurezza pubblica