Firenze – Non si può andare a Barbiana, la piccola parrocchia ai piedi del monte Giovi in Mugello, se prima non ci si è preparati, leggendo, ascoltando , riflettendo, Tutto ciò che serve per capire a fondo la figura di don Lorenzo Milani.
Giovanna Maria Carli ne è convinta per esperienza personale: com’è poi “infinitamente migliore complessa e completa e anche entusiasmante” la conoscenza diretta dei luoghi e degli oggetti di un non luogo di venti case e quaranta abitanti che è diventato un punto di riferimento per chi vuole realizzare i valori più profondi dell’umanità.
Così la giovane storica dell’arte, scrittrice curatrice di mostre di grandi maestri , ha dato vita a un progetto multimediale, dal titolo “Don Milani Domani – Tutto è possibile”, realizzando nel corso dell’anno dedicato alla celebrazione dell’anniversario dei cento anni dalla nascita del Priore di Barbiana (conclusa il 27 maggio 2024) un docu-film e un libro che ne riporta testi, documenti e fotografie.

Documentario e libro ricco di splendide e rare fotografie riportano anche documenti inediti frutto della ricerca negli archivi come l’atto di battesimo celebrato a Montespertoli. Fra l’altro è molto interessante la pittura murale raffigurante San Tommaso d’Aquino che don Lorenzo realizzò quando era seminarista, dunque ancora fresco delle esperienze artistiche all’Eremo di Lecceto, vicino a Lastra a Signa (Firenze).
Attraverso le testimonianze dei suoi allievi di Calenzano e Barbiana, e soprattutto di Agostino Burberi presidente della Fondazione Don Milani e del suo vice Lauro Seriacopi, l’autrice guida lo spettatore/lettore lungo il percorso che porta alla creazione della scuola di Barbiana e dell’avviod i quella che definisce “la rivoluzione della didattica”, nella prospettiva indicata da Adele Corradi, recentemente scomparsa, insegnante a fianco di don Milani negli anni più difficili: “Don Milani ricordarlo non serve a nulla, servirebbe sfruttarlo, vedere se può essere utile il suo modo di pensare”. Volume e video offrono una ventina di testimonianze e di riflessioni, alcune delle quali integrano e completano la conoscenza della vita, della pastorale, dei valori profondi della democrazia e della giustizia sociale che ispirarono il prete fiorentino.
E’ questo lo spirito del titolo del volume che rimanda all’immediato futuro: l’eredità di don Milani non è una bella esperienza del passato né un astratto richiamo etico, ma deve essere opera feconda del presente. Il libro e il docu-film sono dunque un contributo a trasmettere “la sua visione educativa e il suo impegno verso i più deboli, ispirando una riflessione sulla giustizia sociale, l’uguaglianza e la dedizione al bene comune”.