E’ stato presentato ufficialmente oggi (7 settembre), nella sede della Provincia il progetto vincitore del nuovo ospedale di Livorno elaborato dallo studio Rossiprodi di Firenze.
L’ospedale ecologico. Il nuovo organismo sorge ai margini del parco e si presenta come una struttura verde, coperta da un manto verde, come se virtualmente il parco si fosse adagiato sopra di esso. Terrazze e coperture saranno attrezzate a paesaggio, anche con giardini curativi. Le ricerche dimostrano l’abbreviazione dei tempi di cura, quando il paziente percepisce spazi verdi, luce e scene di vita organica e naturale. Nelle degenze i letti guardano all’esterno o al parco, le terapie intensive sono dotate di luce naturale, gli spazi per gli studi medici e il personale sono dotati di terrazze per il relax o per proseguire le attività anche all’aria aperta: centrale è l’attenzione al benessere di personale e pazienti, secondo un principio di umanizzazione. Ma la struttura è anche molto sostenibile, per la grandissima dotazione di fotovoltaico, di energie rinnovabili, per l’attenzione alla luce naturale, la conservazione dell’acqua piovana, l’impego di materiali di riciclo nella costruzione e nelle nuove sistemazioni e per l’integrazione con sistemi di mobilità dolce e limitazioni al traffico veicolare.
L’ospedale efficiente e per le persone. L’efficienza delle cure è garantita dalla struttura compatta e razionale, flessibile, dalle relazioni ottimizzate fra i reparti, da percorsi brevi, da tanta tecnologia e da un principio organizzativo di tempo-dipendenza e di flessibilità delle parti. Ma l’ospedale deve essere anche un luogo vivibile per i pazienti e rassicurante, perché si possano sentire presi in carico. Anche per il personale è stato progettato un ambiente accogliente con luce, verde e spazi di relax, di confronto e collaborazione con gli altri operatori: migliori condizioni di lavoro del personale si riflettono su una maggiore attenzione alla qualità delle cure per i pazienti. I principi dell’universal design hanno ispirato la totale assenza di barriere. La chiarezza dell’impianto distributivo e della aggregazione delle aree funzionali, la distinzione delle parti e dei flussi per tipologie, accrescono l’orientamento da parte di tutti i soggetti presenti nella struttura. A questo si aggiunge un sistema di wayfinding.
L’ospedale per processi. L’edificio si compone di una piastra basamentale per servizi, disposta su tre livelli, sopra la quale è collocato un corpo di degenze di forma articolata organizzato su due livelli (Piani secondo e terzo). La struttura è organizzata in quattro ambiti – l’area dell’Emergenza, l’area Chirurgica, l’area Medico Oncologica e l’area Materno infantile – con la novità di ottimizzare le sequenze delle azioni diagnostiche e terapeutiche scomponendo parzialmente le aree funzionali dei servizi (diagnostica immagini, ambulatori strumentali, blocco operatorio) in modo da creare dei “blocchi/poli” con condivisione di personale e attrezzature, così da mettere realmente al centro il paziente, portando le risorse in posizioni tale da ridurne gli spostamenti e ottimizzare la sequenza delle azioni cliniche.
Perciò il nuovo blocco si aggrega attorno a tre direzioni principali:
1) Direzione verticale – quella dei processi – favorisce lo svolgersi del processo diagnostico-terapeutico-assistenziale, con spostamenti verticali di pazienti più brevi possibili.
2) Direzione orizzontale N-S – quella della tempo-dipendenza – è studiata in ragione della tempo-dipendenza dell’atto diagnostico-terapeutico-assistenziale, per la quale la rapidità di inquadramento e di trattamento “fa la differenza”. A nord le aree per il momento acuto della patologia in emergenza/urgenza (sia diagnostico che interventistico) e, progredendo verso sud, si trovano le aree di degenza intensiva e sub-intensiva, ordinaria e riabilitativa.
3) Direzione orizzontale E-O – quella delle relazioni – dispone a est tutte le aree a maggior afflusso di utenza esterna e dei visitatori e a ovest quelle riservate all’attività clinica in ricovero continuativo e al personale medico: nella parte a est si troveranno le attività di accesso, accoglienza, attesa e trasferimento delle notizie mediche all’utenza; al centro l’esecuzione dell’atto clinico; a ovest l’analisi dei dati, la refertazione, le attività di approfondimento medico scientifico, il confronto multidisciplinare.
Per gli approvvigionamenti dei materiali e gli smaltimenti è stato previsto un vero e proprio Polo Logistico al piano interrato con relativo piazzale di servizio, con un sistema tridimensionale di percorsi su sede dedicata che alimenta tutti i piani dell’edificio.
L’ospedale dell’igiene. Seguendo il lean thinking il progetto si è sviluppato tenendo conto dei processi organizzativi tipici delle diverse piattaforme produttive, puntando alla creazione di valore e alla riduzione degli sprechi e, contemporaneamente, delle problematiche inerenti la prevenzione delle infezioni, individuando così un layout con riduzione dei tragitti, separazione dei percorsi, ambienti filtro, presidi di igiene, accorgimenti per gli eventi pandemici e infettivi, flessibilità strutturale, ecc. E’ prevista inoltre una netta separazione dei percorsi orizzontali e verticali dell’utenza esterna-visitatori da quelli per i pazienti ricoverati-personale sanitario e da quelli del trasporto dei materiali, oltre al flusso separato per i pazienti infettivi.
L’ospedale delle tecnologie. Gli impianti adottano le più aggiornate tecnologie e sono stati concepiti per ottenere ambienti funzionali, confortevoli e sicuri, ma anche per raggiungere elevati standard di affidabilità di esercizio, sostenibilità ambientale, flessibilità di impiego, così da consentire all’ ospedale di essere un organismo resiliente. Le strutture sono concepite per integrarsi con gli elevati standard architettonici, funzionali e di efficienza energetica, mirando al tempo stesso ad un’ottimizzazione di costi e tempi di costruzione, oltre a un’elevata flessibilità per le possibili variazioni future, in termini di redistribuzione degli spazi interni e delle reti impiantistiche.
DATI DEL PROGETTO
SL: 88.500 mq
Posti Letto (totali): 488
Posti Letto (high care): 344
40% p.l in camere singole
“Ringrazio – dice il sindaco di Livorno Luca Salvetti – tutti i soggetti che in vario modo hanno contribuito a portare avanti questo percorso, per arrivare a realizzare un’opera fondamentale per il futuro della sanità cittadina e non solo. Ricordo come eravamo messi a cavallo tra il 2018 e il 2019 sul fronte nuovo ospedale: si parlava di una struttura non meglio definita di sette piani che sarebbe stata collegata all’interno dell’attuale ospedale, andando a sventrare tutto quanto, impattando pesantemente sulle attività in corso. Da quel momento è iniziato un percorso diverso che ha portato al primo risultato che abbiamo visto oggi. Abbiamo infatti potuto capire, anche grazie ad alcuni video, come sarà il nuovo ospedale: bello, funzionale, con la capacità di essere elastico e in linea con le diverse esigenze che emergeranno. Sarà inoltre ben inserito nel tessuto urbano, tenendo conto anche dell’importanza del verde, della mobilità e di tanti altri aspetti rilevanti legati alla vita della città. Per Livorno si tratta di un nuovo modello di sanità. Quello di oggi è uno snodo ed è quindi importante il tempo che abbiamo di fronte a noi”.
“La presentazione di oggi – ha sottolineato la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – è un obiettivo importante che abbiamo raggiunto tutti insieme. Da ora partiranno gli incontri per la partecipazione con i nostri professionisti sanitari, gli stakeholder e la popolazione. Ricordo che Livorno è l’unica grande città del nostro territorio a non avere ancora a disposizione un ospedale nuovo, in cui sia garantita l’applicazione dei moderni processi di diagnosi e cura dei pazienti. Il nostro obiettivo è dunque quello di mettere a disposizione della comunità livornese un ospedale sicuro, efficiente, accogliente e che faciliti il lavoro degli operatori. Si tratta di un’occasione unica per dotare questa città di una nuova struttura che risponda, dal punto di vista tecnologico e architettonico, alle esigenze di una medicina in continua e rapida evoluzione. Sarà una grande struttura ospedaliera che lavorerà in rete con gli altri ospedali di area vasta. Vorrei evidenziare anche l’impegno costante del direttore del presidio ospedaliero di Livorno Luca Carneglia e del RUP del progetto Riccardo Casula, che sono anche tra i protagonisti del percorso di partecipazione che stiamo avviando. Grazie anche alla Provincia che ha ospitato questa presentazione”.