Presentato FirenzeCittàCircolare, gestione integrata dei rifiuti

Firenze – La responsabilizzazione dell’utenza attraverso la tracciatura dei conferimenti dei cittadini segna la “messa a terra” del progetto “FirenzeCittàCircolare” che prevede l’attivazione di sistemi di raccolta, rispondenti alle necessità dei territori ed alla gestione integrata dei rifiuti, parametri fondamentali per lo sviluppo della società nell’ottica dell’economia circolare.

Il progetto è stato presentato stamani dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, Firenze Città Circolare , insieme all’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, l’amministratore delegato di Alia Servizi Ambientali, Alessia Scappini, e al Prof. Filippo Corsini dell’università Sant’Anna di Pisa. Il cuore del piano è il cambiamento del sistema di raccolta differenziata, per migliorarne la qualità e la quantitàche coinvolge 200 mila utenze domestiche e 28 mila utenze non domestiche, oltre ai rifiuti prodotti da turisti, city users, pendolari e studenti, permetterà di valorizzare quanto già oggi viene avviato a recupero proveniente da Firenze: oltre 133.000 t/anno su un totale di oltre 246 mila t/anno di rifiuti raccolti da Alia Servizi Ambientali, incrementando così le raccolte differenziate dal 53,7% al 70%, anticipando gli obiettivi di riciclaggio previsti dalle Direttive EU.

Un cambiamento culturale e nelle modalità di gestione che, a regime, grazie all’impegno ed alla partecipazione dei cittadini, porterà un beneficio complessivo ambientale – un maggior recupero di materia per le filiere del riciclo, sostenibilità ambientale – ed economico con una riduzione del costo ad utenza pari al 16% all’anno. La trasformazione dei sistemi di raccolta a Firenze permetterà, inoltre, la riduzione dell’evasione e dell’elusione della Tari, l’acquisizione in città di 160 posti auto equivalenti, maggior decoro urbano ed abbattimento di CO2 grazie all’ottimizzazione del traffico veicolare dei mezzi di raccolta.

Il cittadino sarà protagonista di un percorso partecipativo, che ha preso il via lo scorso luglio a Ponte a Ema, con la raccolta porta a porta con la tracciatura delle 1.000 utenze coinvolte, e che vede in questi giorni l’attivazione della postazione interrata di Piazza Tasso, dove per la prima volta è stata introdotta anche la raccolta separata del vetro dagli imballaggi in plastica e metalli. Da domani l’avvio della fase informativa con il gruppo dell’”A-team”, una squadra formata per svolgere azioni di sensibilizzazione sui temi della raccolta differenziata, e la trasformazione del servizio a PAP con tracciatura dell’utenza nell’area di Castello con la prima assemblea in streaming il 14 ottobre e il 22 ottobre nei locali dell’Atletica Castello. A seguire il porta a porta coinvolgerà Bolognese, Faentina, Settignano, etc; le prime zone interessate dal contenitore dotato della nuova elettronica (che permette di riconoscere gli utenti e tracciarne i comportamenti) saranno Milton-Libertà-Viali a primavera del 2021.

«Un piano molto concreto – ha detto il sindaco Dario Nardella – che partirà già dalla prossima settimana, puntando in modo capillare sulla raccolta porta a porta nei quartieri collinari della città e che andrà a regime in modo graduale da qui ai prossimi due anni. Un progetto di investimento anche sul digitale che ci permetterà di tracciare i flussi di conferimento dei rifiuti e avere quindi in tempo reale la situazione del comportamento di ogni cittadino sulla raccolta: un modo – ha proseguito Nardella – per poter individuare chi viola le regole ma anche per premiare chi contribuisce ad aumentare la raccolta differenziata e il riciclo. Si tratterà di premi fiscali e non, ma sempre legati al tema della città sostenibile. I nostri obiettivi sono molto chiari: arrivare in cinque anni al 70% di raccolta differenziata e al 60% di riciclo, portando sotto il 10% il conferimento dei rifiuti in discarica e facendo di Firenze una città sempre più green”.

Cardini dello sviluppo sostenibile di Firenze nella gestione dei rifiuti, quindi, la partecipazione attiva e quotidiana dei cittadini, l’adozione di strumenti tecnologici smart (l’A-pass e la taggatura dei contenitori per il PAP) per accedere ai punti di raccolta tracciando il comportamento dell’utente, la misurazione dei riempimenti delle postazioni stradali per ottimizzare i trasporti e ridurre il traffico veicolare, realizzando un sistema di raccolta sempre più a rete per intercettare le varie tipologie di rifiuti affinché queste possano dar luogo a nuove risorse.

“L’obiettivo di questo piano è quello di aumentare la quantità e qualità di raccolta differenziata – ha detto l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re – passando dall’attuale 53% al 70 per cento. Riusciremo a farlo soprattutto grazie al senso di responsabilità dei cittadini che gradualmente, a partire dalla prossima settimana, saranno coinvolti nel passaggio a due nuovi metodi di raccolta in città: il porta a porta nelle zone collinari a bassa urbanizzazione e i cassonetti ‘intelligenti’. Potremo monitorare lo sviluppo del piano sul sito internet dedicato e insieme a questo partirà una campagna di sensibilizzazione dei cittadini su un tema così importante. Una scelta non più rinviabile sulla quale investiamo e chiediamo al cittadino di credere insieme a noi, e che ci consentirà anche di arrivare in anticipo sugli obiettivi dati dall’Europa in tema di economia circolare”.

Nei 2 anni di sviluppo del progetto, Firenze scoprirà le potenzialità del suo essere “miniera urbana” per l’economia circolare dove, solo ad oggi, ogni anno Alia Servizi Ambientali SpA raccoglie 13.200 t. di rottame di vetro, oltre 50.000t. di rifiuti organici, 21.300t. di imballaggi in plastica e metalli, oltre 32.000t. di rifiuti cellulosici, 11.500t. di rifiuti ingombranti e 4.500t. di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Questi rifiuti, di qualità sempre migliore con le trasformazioni in atto – un maggior controllo e l’introduzione di sistemi “su misura” – andranno ad alimentare filiere di riciclo, efficientandone il recupero e la produzione di nuove materie. Per concludere il percorso, che comincia con l’impegno quotidiano di ognuno nel differenziare correttamente i rifiuti prodotti, Alia Servizi Ambientali SpA, secondo quanto prevede la politica industriale 2019-2024, mette in atto il piano dell’economia circolare, proseguendo nella costruzione delle “fabbriche” del riciclo e nella trasformazione dei rifiuti. Con investimenti di circa 120 Mil.€, il “gruppo” Alia opera per affermare in Toscana l’economia circolare, la bioeconomia e le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici, contribuendo alla transizione verde con la messa in circolo di «materie seconde» in luogo di quelle vergini.

La realizzazione di questo nuovo modello industriale, con uno sviluppo tutto toscano, avrà una ricaduta positiva sul territorio in termini ambientali e di sviluppo economico, con una crescita del valore di produzione (posti di lavoro, sviluppo indotto, produzione materiali e commercializzazione, risparmio energetico..) pari a 40/50 mil.€.

«Oggi cambia la ratio che definisce i modelli di raccolta urbana dei rifiuti – ha affermato Alessia Scappini, AD di Alia Servizi Ambientali SpA -: il percorso intrapreso con l’Amministrazione comunale vuole rendere il cittadino consapevole e fornire tutti gli strumenti (misurazione dei propri conferimenti, servizi di raccolta per le diverse frazioni, …) necessari a fare la propria parte. Non ci possono essere più scuse, è necessario sviluppare in ciascuno la consapevolezza dei propri gesti quotidiani; non è più possibile sprecare, depauperare il pianeta e non trasformare i rifiuti in nuovi prodotti, contribuendo così a contrastare le emissioni di CO2. Proprio per questo FirenzeCittaCircolare mette al centro della transizione il cittadino»

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