Presentato all’Ibs “Undercover” di Roberto Riccardi

Undercover, l'ultima fatica di Roberto Riccardi, colonnello dei carabinieri, direttore della rivista "Il Carabiniere" che svolge anche feconda e conosciuta attività di scrittore, è senz'atro uno dei più bei libri di genere giallo-poliziesco che siano stati dati alle stampe ultimamente. I motivi sono molteplici, ma uno spicca fra tutti: nel raccontare con un stile volutamente scarno e "discorsivo" le vicende di due ragazzi, Rocco Liguori e Nino Calabrò, che a un'infanzia comune ma già segnata dalle parole "sbirro" e "'ndrangheta" contrappongono scelte diverse ma complementari da adulti (Rocco agente "sotto copertura" nella lotta al traffico di droga, Nino "capo" di 'ndrangheta), Riccardi riesce soprattutto a regalarci una visione fortemente critica della società in cui nascono queste scelte radicali.

E del resto, il sottotitolo è già esplicativo: Niente è come sembra. Certo, niente è come sembra, spiega Riccardi, che ha presentato in un affollatissimo incontro del ciclo Venerdì in Giallo (a cura dell'associazione Amici del Giallo di Pistoia) all'Ibs di Firenze il suo libro, perchè anche il malvivente può avere la madre ammalata, vivere in una contingenza precaria, avere figli a cui pensare; così come l'agente sotto copertura sospende la sua vita per vivere quella di un altro, mettendo in stand-by emozioni, sentimenti, relazioni che finiscono per appartenere a un'altra esistenza, quella vera, anche se è vera quanto quella che si sta vivendo sul momento. Niente è come sembra, anche nelle scelte: come spiega Riccardi, ci si chiede se, essendo nati in certi contesti, non sarebbe stato fatale scegliere le vie del "male", se davvero ci sarebbe stata una possibilità di avere altre, diverse chances. Perchè il nocciolo, al di là dell'orrore (raccontato sempre in quello stile piano, diretto, che è la forza della scrittura di Riccardi) è nella domanda che l'autore si pone e pone ai suoi lettori: raggiungere l'obiettivo determinato dall'operazione singola significa vincere una battaglia, ma la guerra si vince quando si tolgono al male le possibilità di attuarsi. Che significa, spiega lo stesso autore, "dare a ogni persona la possibilità di una terza scelta fra la divisa e la strada del crimine". Forse, in questo modo, potremmo anche vincerla, la guerra. 

Roberto Riccardi
UNDERCOVER
Niente è come sembra
pp 219
Edizioni e/o
collezione Sabot/age
a cura di Massimo Carlotto
16,00 euro

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