Presentati i nuovi corsi del PhD+ dell’Università di Pisa

Pisa – All’Università di Pisa c’è un luogo dove le idee innovative si sviluppano, si valorizzano e, possibilmente, si trasformano in impresa. È il PhD+, il programma formativo extracurriculare giunto ormai alla sesta edizione che consiste in una serie di seminari, tenuti da esperti nazionali e internazionali nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, atti a fornire competenze e strumenti per la valorizzazione dei risultati di ricerca tra studenti e ricercatori dell’Università di Pisa di tutte le discipline. L’edizione 2016 è stata inaugurata martedì 23 febbraio con i saluti del rettore Massimo Augello e del prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione, Paolo Ferragina, e con l’intervento di alcuni ospiti illustri moderati da Claudio Giua, del Gruppo Editoriale “L’Espresso”. Tra loro Renata Bueno, componente della Commissione Affari esteri e Comunitari della Camera dei deputati, e Massimo Russo, condirettore de La Stampa, che ha tenuto una lezione su “Storytelling in the second machine age”.

I numeri di quest’anno dicono che l’interesse per questo percorso formativo è cresciuto ancora: si sono iscritti oltre 200 studenti provenienti da tutte le aree scientifiche e umanistiche e divisi pressoché equamente tra dottorandi e laureandi magistrali. Per motivi logistici e di efficacia didattica sono stati selezionati 120 studenti (come previsto dal bando), tutti gli altri potranno comunque fruire dei seminari in streaming attraverso la piattaforma e-learning dell’Ateneo (mediateca.unipi.it) e prendere parte a tutti gli eventi collaterali al PhD+, tra cui il pitch finale e le attività di coaching e mentoring.

“La chiave di lettura del successo di questo programma si nasconde in quel segno + che incuriosisce molti” – spiega Paolo Ferragina – Questo corso non è un dottorato o un master, ma un percorso formativo extra-curriculare che l’Università di Pisa offre gratuitamente ai suoi studenti e che si propone l’obiettivo di realizzare una «piattaforma dell’innovazione e della valorizzazione della ricerca» rivolta ai più alti livelli di formazione universitaria arricchendo il percorso curriculare degli studenti con tutte quelle competenze che oggi sono più che mai necessarie per affrontare il mondo del lavoro. La cultura dell’innovazione e dello spirito imprenditoriale sviluppa nei giovani (e non solo) la progettualità, lo spirito d’iniziativa, la valutazione del rischio, la capacità di valorizzare se stessi e i propri risultati, contribuendo così ad accrescere l’occupabilità dei laureati e dei dottori di ricerca. Tutte queste competenze sono imprescindibili anche per i giovani ricercatori che volessero proseguire nella carriera accademica: non a caso ben 18 corsi di dottorato su 21 con sede a Pisa hanno riconosciuto ufficialmente il percorso PhD+ tra le loro attività formative”.

I numeri parlano chiaro. Il PhD+ ha generato 32 progetti imprenditoriali, di cui 23 trasformati in imprese e tra questi 12 accreditati come spin off dell’Università di Pisa, che hanno ricevuto numerosi premi o riconoscimenti in prestigiose competizioni nazionali e internazionali (tra cui Wired Audi Innovation Award; Amazon Picking Challenge; Digital Innovation Contest for Clinical Excellence’ di IC tomorrow; Intel Business Challenge Europe; ItaliaCamp; Premio Nazionale per l’Innovazione-Working Capital; Premio Unicredit Startlab; Premio Marzotto, e diversi altri). Queste start-up hanno anche sviluppato un legame con le attività di brevettazione dell’Ateneo realizzando 14 brevetti e, recentemente, 6 spin-off dell’Ateneo sono state finanziate nella Fase 1 dello SME Instrument di Horizon 2020, dimostrando così di avere un grado di innovatività di profilo internazionale.

Diverse istituzioni del territorio (Fondazioni bancarie, Camere di commercio, Poli tecnologici) hanno collaborato con l’Università di Pisa alla realizzazione delle precedenti edizioni del PhD+, fin dalla sua istituzione, partecipando attivamente a seminari su tematiche specifiche, mettendo a disposizione servizi di supporto per la creazione di impresa, offrendo sostegno finanziario e premi per i progetti più innovativi. Il PhD+ ha quindi concretamente realizzato quell’ecosistema del trasferimento tecnologico di cui spesso si sente parlare e che a Pisa trova una delle sue massime espressioni nazionali.

 

Le principali novità dell’edizione 2016

•       Maggiore attenzione alle nuove tendenze tecnologiche dell’Internet of Things e dei Big Data, cui saranno dedicate due sessioni e divulgative per spiegarne le enormi potenzialità in tutte le aree, non necessariamente quelle tecnologiche.

Proprio sul tema dei Big Data, ove l’Università di Pisa gioca un ruolo chiave in Europa mediante il progetto SoBigData, è nata quest’anno una collaborazione con il Comune di Pisa e con PISAMO, grazie al supporto dell’assessore Giuseppe Forte, del Dott. Fabrizio Cerri e del Dott. Tiziano Di Sciullo. All’inizio del corso verrà lanciata una competizione in cui gruppi misti di allievi, sia con competenze tecnologiche che umanistiche, lavoreranno insieme per analizzare la mobilità cittadina con l’obiettivo di comprendere meglio flussi e abitudini di coloro che si recano e frequentano Pisa. Con questo si spera di derivare idee interessanti che durante il PhD+ verranno sviluppate in forma prototipale, e che potranno poi essere auspicabilmente industrializzate alla fine del percorso, portando eventualmente alla creazione di una nuova start-up o di un nuovo servizio per la comunità.

•       Maggiore proiezione in ambito internazionale, grazie ad alcune importanti collaborazioni. Innanzitutto quella con l’Università Positivo, al top nel trasferimento tecnologico e localizzata nella città brasiliana di Curitiba, al 4° posto tra le città più economicamente avanzate dell’America Latina. Gli studenti dell’Università Positivo seguiranno i seminari in diretta streaming e parteciperanno insieme agli studenti pisani al Pitch finale. Le migliori idee sviluppatesi a Pisa verranno ospitate a Curitiba per sperimentare una nuova forma di scambio internazionale di idee imprenditoriali e trasferimento di nuove tecnologie. Le lezioni del PhD+ potranno essere seguite in video streaming anche dal CIATEC – Polo de Alta Tecnologia de Campinas – il più antico incubatore del Brasile che festeggia quest’anno i suoi 25 anni e oltre 100 startup incubate. Il CIATEC trasmetterà il corso a Campinas, città della regione di San Paolo, per le sue aziende incubate, per le aziende dei poli tecnologici che coordina e per una delle più importante università statali brasiliane, UNICAMP, Università Statale di Campinas, che è responsabile per il 15% della ricerca accademica in Brasile ed è il leader tra le università brasiliane in materia di brevetti.

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A ciò si aggiunge la sinergia col progetto europeo ENDuRE, di cui l’Ateneo è capofila, che nell’ambito Erasmus+ sta portando avanti lo sviluppo di un nuovo modello di formazione imprenditoriale incentrato proprio sul PhD+ e che vede coinvolte sedi in Danimarca e Regno Unito. Alla fine del corso verrà lanciata una Summer School alla quale potranno partecipare gli studenti più motivati.

•       I progetti più innovativi, derivanti sia dall’edizione di quest’anno che da quelle precedenti – molti dei quali si sono ormai costituiti in vere e proprie imprese –  avranno ulteriori opportunità formative e di finanziamento grazie alla possibilità offerta dall’Università di Pisa e da sponsor esterni di partecipare gratuitamente alla European Innovation Academy, prestigioso evento internazionale che quest’anno si svolgerà a Torino e vedrà coinvolti blasonati Atenei (quali ad esempio Berkeley e Stanford) e aziende (quali ad esempio Google e Ferrari) sui temi del food, mobility, luxury e ICT.

Viene infine confermata la consueta collaborazione con il Master internazionale in Business Administration dell’Università di Pisa per perfezionare ulteriormente il proprio business plan in collaborazione con gli allievi del MBA.

Info: www.unipi.it/phdplus

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