Premio Machiavelli 2016 a Ugo Chiti

San Casciano Val di Pesa – San Casciano, terra di grandi autori e promotori della cultura italiana, rende omaggio al regista Ugo Chiti. Nel comune toscano, la cui storia è indissolubilmente legata a Niccolò Machiavelli, che a San’Andrea in Percussina compose il Principe, si celebra la produzione artistica di un altro illustre concittadino, protagonista della scrittura teatrale di rilievo nazionale. Insieme a 300 spettatori circa ieri, distribuiti tra platea e palchi del teatro chiantigiano, l’amministrazione comunale ha offerto alla città una doppia occasione per riconoscere il merito di un grande protagonista della drammaturgia contemporanea.

Emozioni e applausi a scena aperta per il debutto regionale dell’ultimo capolavoro di Ugo Chiti, L’Avaro, libero adattamento di Moliére, interpretato da Alessandro Benvenuti, dalla storica compagnia di Arca Azzurra e da alcuni giovani attori sul palcoscenico di San Casciano. Il pubblico ha acclamato la produzione toscana.

Al termine dello spettacolo il sindaco Massimiliano Pescini ha conferito a Ugo Chiti il Premio Machiavelli 2016. “Siamo onorati – ha detto il sindaco Pescini – di conferire a Chiti il premio che per noi rappresenta la più alta espressione del riconoscimento culturale istituita dall’amministrazione comunale di San Casciano. Chiti, ambasciatore culturale nel mondo, ha accompagnato la nascita e la vocazione artistica delle stagioni teatrali del Niccolini contribuendo alla crescita culturale di una comunità e di un intero territorio. Assegniamo questo riconoscimento, volto a rimarcare l’impegno e le azioni di chi contribuisce alla crescita politica, economica, sociale e culturale della comunità, ad una figura di primo piano nel panorama nazionale, ad un autore e sceneggiatore cinematografico di valore altissimo, ad un amico della cultura chiantigiana, ad un profondo estimatore della lingua toscana, della tradizione e della forza comunicativa che è insita nella vocazione artistica del territorio”.

Ugo Chiti ha visto nascere lo stabile chiantigiano dalla sua riapertura, avvenuta nel 1996, al fianco della storica compagnia Arca Azzurra. “Il nostro premio va all’artista, all’uomo, al cittadino – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Chiara Molducci – negli anni il progetto drammaturgico di Chiti, sempre di concerto con la compagnia, si è contraddistinto per una continua attività di ricerca che ha dato spazio ad un’attenta e puntuale analisi delle trasformazioni del tessuto sociale dell’area territoriale del Chianti fiorentino sia ad un’innovativa riscrittura di classici immortali di autori quali Moliere e Shakespeare”.

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