Premio letterario Vallombrosa, fra i finalisti Vinicio Capossela

Firenze – Presentata stamattina a Palazzo Panciatichi la XVII edizione del Premio Letterario Rotary Vallombrosa, dedicato al tema “L’uomo e il suo paesaggio”. Riconoscimento nato nel 1999 su iniziativa del Rotary Club Firenze Valdisieve per fare emergere le eccellenze culturali del territorio, il Premio vede in concorso quattro finalisti scelti tra le proposte di 12 librai indipendenti di Firenze e della Valdisieve: Giorgio Boatti, con Un paese ben coltivato, libro sulla cura del territorio e il ritorno alla campagna; Paolo Repossi con L’erba che fa il grano. Romanzo di collina, saga familiare ambientata nel piacentino; il cantautore Vinicio Capossela con Il paese dei Coppoloni e il toscano MarcoTeglia con Il popolo va a Viareggio, spaccato della cultura toscana d’anteguerra.

Il riconoscimento – che ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze e dei Comuni di Reggello e Pontassieve – verrà assegnato sabato 11 giugno alle 17.00 presso l’Abbazia di Vallombrosa da una giuria composta di quattro componenti Rotary affiancati da un Comitato Scientifico di cui fanno parte il presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani, Luciana Castellina, vincitrice dell’edizione 2014, l’attore Alessandro Benvenuti, lo scrittore Paolo Ciampi e il giornalista Alberto Severi. Oltre al vincitore, il Premio assegna un riconoscimento a una personalità di spicco del territorio, individuata quest’anno nel comandante delle Guardie Forestali della Regione Toscana Giuseppe Vadalà, “per il tributo svolto dalle Guardie Forestali nella difesa dell’ambiente”.

Seguirà la premiazione del concorso indetto tra gli studenti dei Licei Artistici Leon Battista Alberti e Porta Romana per il logo del Premio Vallombrosa. “Il premio – ha detto Eugenio Giani in occasione della presentazione alla stampa – è di grande importanza perché tende a ricercare in Vallombrosa quel punto di riferimento che per secoli è stato proprio dell’area fiorentina e toscana e che oggi vive gli effetti di una crisi che spinge il turismo verso altre destinazioni. Lo scopo, dunque, è di valorizzare e tenere viva l’attenzione su un giacimento culturale di valore inestimabile”.

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