Premio letterario Fucini: definiti i vincitori

Siena – Definiti i vincitori del Premio letterario intitolato a Renato Fucini, che ha visto in concorso, per questa edizione, 72 opere per la sezione Sonetti inediti e 63 libri per la sezione Raccolte di Racconti editi.

La Giuria, presieduta da Natascia Tonelli (professore di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Siena) e composta da Paolo Di Paolo (scrittore, finalista Premio Strega, saggista), Maria Antonietta Grignani (professore di Linguistica italiana all’Università di Pavia e critico), Simone Giusti (docente e saggista) e Paolo Maccari (poeta e saggista), ha deliberato e nominato i vincitori di questa edizione.

Per la sezione Raccolte di racconti edite:
È di vetro quest’aria di Monica Pareschi, edito da Italic Pequod (2014) con la seguente motivazione: “per la capacità di mettere in scena, con linguaggio esatto al limite dell’oltranza, il conflitto irrisolto tra il desiderio d’ordine e lo scompiglioesistenziale, tra la pulizia dello sguardo e le insidie del tatto, tra epifania e routine. I racconti di È di vetro quest’aria portano nell’arte narrativa alcuni dei temi e delle soluzioni stilistiche che sono appannaggio delle arti visive e della poesia contemporanea, innovando dall’interno, senza mai tradirne le regole, l’arte del racconto.
(A quest’opera va il premio di euro 2500)

Monica Pareschi è una delle più importanti traduttrici italiane. Tra gli autori che ha tradotto: Paul Auster, Hisham Matar, Shirley Jackson, Doris Lessing, Bernard Malamud e molti altri. Collabora con le maggiori case editrici (Einaudi, Feltrinelli, Rizzoli, Adelphi,…) e lavora anche come editor. È curatrice della collana di classici femminili Le grandi scrittrici per Neri Pozza. Il libro presentato in concorso è la sua opera prima.

Per la sezione Sonetti inediti:
Vincenzo M. Di Ciommo per Il residuo di cibo nel tuo piatto che – questa la motivazione della Giuria – “nell’alludere alla forma tradizionale del sonetto, anzi, nel rispetto apparente delle regole, ne sgretola la struttura eludendo dapprima la rima perfetta e progressivamente il rispetto metro sintassi fino a superare nel finale la misura stessa del verso. Allusione elusione innovazione sono la cifra di questo testo che, per raccontare una sofferenza sentimentale, usa cose, oggetti concreti, quotidiani, e un registro basso che risulta particolarmente efficace proprio nell’incontro/scontro con la forma tradizionale.”
(Al sonetto il premio di euro 500)

Vincenzo M. Di Commo, romano, medico ospedaliero, da sempre interessato, oltre alla letteratura italiana, a quella anglo-americana e a quella in versi, è appassionato di trekking, crociere, musica, cinema e architettura. Una sua poesia (Quartiere Prati) è stata scelta da Andrea Camilleri in un concorso per la pubblicazione su un giornale locale romano, Il Nasone.

I Sonetti in concorso hanno partecipato anche alla seconda edizione del Premio della Giuria Popolare, quello assegnato dai lettori che on line che hanno letto e votato l’opera preferita, decretando vincitrice, con 132 voti ricevuti: Serena Lambardi per Idillio agreste(per lei, in palio una serie di prodotti locali)

Serena Lambardi ha 19 anni, è nata a Firenze ma vive a Scandicci. È studentessa di Lettere presso l’Università di Firenze.

La premiazione avrà luogo a Monterotondo Marittimo (GR) sabato 13 dicembre alle ore 16.30, presso la tradizionale sede del Teatro del Ciliegio.

Il Premio Renato Fucini, giunto alla sua settima edizione, è organizzato dal Comune di Monterotondo Marittimo in provincia di Grosseto – paese che ha dato i natali a Renato Fucini – e dall’Università degli Studi di Siena, con la collaborazione della Proloco di Monterotondo e il contributo di Enel Green Power.

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