Prato –L’efficienza della rete pratese costituita di enti locali, ufficio scolastico, scuole e soggetti interessati ha fatto in modo che l’iscrizione di alunni diversamente abili alle scuole superiori sia stata risolta brillantemente. “La soluzione tempestiva ai problemi legati all’iscrizione dei ragazzi diversamente abili agli istituti superiori è stata trovata grazie all’efficienza della rete, che a Prato funziona bene e coinvolge enti locali, ufficio scolastico, scuole e tutti i soggetti interessati. Il diritto allo studio è la prima priorità per la Provincia” ricorda Emiliano Citarella, vice presidente della Provincia, che ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a palazzo Buonamici.
Insieme a all’assessore all’Istruzione del Comune di Montemurlo Rossella De Masi, al direttore del servizio Tutela salute mentale infanzia e adolescenza dell’Asl 4 di Prato Marco Armellini, alla dirigente del servizio Istruzione della Provincia Franca Ferrara e alla responsabile dell’ufficio scolastico provinciale Laura Scoppetta (accompagnata da Roberto Santagata che si occupa degli interventi educativi), Citarella ha spiegato che il lavoro si è basato sull’orientamento degli 11 ragazzi attualmente in terza media che avevano avuto difficoltà per l’iscrizione alla prima superiore, condotto caso per caso coinvolgendo le famiglie. “Su tutte le situazioni che rischiano di creare disagio la rete lavora con grande sintonia e da parte di tutti i presidi la collaborazione è stata massima. In ogni caso nessuno può essere lasciato indietro”, ha detto ancora Citarella. La Provincia ha già pronto anche un piano per modernizzare le scuole superiori dal punto di vista della struttura e degli arredi interni. “Il problema è sempre lo stesso, i paletti del patto di stabilità. Siamo l’unica Provincia Toscana che nel 2015 non andrà in default, ma rimangono le difficoltà di investimento” ha concluso il vicepresidente.
“Il Comune di Montemurlo è coinvolto direttamente per quanto riguarda il liceo Brunelleschi, che ha visto risolti, grazie appunto al lavoro di orientamento, i problemi che erano sorti. Sui diritti di ragazzi e famiglie c’è piena condivisione e impegno”, ha aggiunto l’assessore De Masi.
Al termine dell’orientamento, in accordo con le famiglie, degli 11 studenti 7 sono stati iscritti al liceo artistico Brunelleschi, gli altri in altre scuole. Attualmente gli studenti con vari tipi di disabilità che frequentano le scuole superiori sono 235 su una popolazione scolastica complessiva di circa 10mila studenti. Frequentano invece quest’anno la terza media 84 ragazzi con disabilità, che in queste settimane hanno effettuato l’iscrizione alle superiori per l’anno prossimo. Al momento sono tutti iscritti. La scuola con il maggior numero di studenti disabili è il Datini, seguono Cicognini-Rodari e Livi.
“La collaborazione interistituzionale a Prato funziona molto bene. Per l’orientamento dei disabili abbiano creato uno staff ristretto per intervenire capillarmente, caso per caso – ha chiarito Scoppetta – L’equilibrio va trovato garantendo le esigenze organizzative e di assistenza delle scuole da una parte e il diritto allo studio dei ragazzi, assicurando loro un istituto rispondente alle loro capacità, potenzialità e aspirazioni”.
Armellini ha sottolineato la collaborazione data dalle scuole, che hanno offerto accoglienza anche per situazioni molto complesse e il fondamentale dialogo con le famiglie, che inizia dalle scuole dell’infanzia e prosegue per tutti gli ordini, con un progetto specifico per le scuole secondarie di primo grado. “Oggi è la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, una problema in crescita anche a Prato per la maggiore accuratezze delle diagnosi – ha aggiunto Armellini – Attualmente nelle scuole pratesi di ogni ordine e grado ci sono 120 studenti con questo problema, fra qualche anno saranno molti di più. Il lavoro della rete quindi sarà sempre più importante”.