Per il sindacato di base l’accordo pone fine al “regime di lavoro nero, contrattini fasulli e turni di 12 ore per sette giorni la settimana”, che i lavoratori denunciavano. “Il movimento 8×5 conquista un nuovo pezzetto del distretto, ma questa vittoria è stata possibile solo grazie al grandissimo impegno e sacrificio di tutti i lavoratori del SICobas e ai tantissimi solidali che hanno ben chiaro cosa significano le parole TOCCA UNO TOCCA TUTTI. Nel distretto tessile è possibile lavorare 8 ore per 5 giorni, e possibile conquistarle con le lotte che vedono protagonisti i lavoratori che hanno subito il regime delle 12 ore 7 giorni”, si legge in un post del sindacato di base.
Nello specifico, l’accordo prevede vari punti. Intanto, un operaio che ha scelto di interrompere il rapporto di lavoro, si vedrà riconosciute 19mila euro di risarcimento per gli straordinari non retribuiti svolti negli ultimi anni di lavoro. Digi Accessori, una delle tre aziende oggetto delle proteste, deve, secondo l’accordo, assumere una parte del personale delle altre due aziende. “La lotta paga -concludono Luca Toscano e Sarah Caudiero, coordinatori del sindacato a Prato e Firenze – lo sciopero e la sindacalizzazione si confermano ancora una volta l’unico strumento capace di rivoluzionare una realtà di supersfruttamento che per troppi anni si è pensata inscalfibile, resistendo anche ai colpi sferrati ciclicamente da controlli e sanzioni amministrative”.