"Tutta a Prato, e tutta in stracci, va a finire la storia d’Italia", scriveva Curzio Malaparte nel libro Maledetti Toscani del 1956, a proposito della città che ha dominato l'industria tessile italiana per un lungo periodo, facendo conoscere al mondo intero la bellezza e la qualità dei tessuti nostrani. Poi, all'inizio degli anni Duemila, la grave crisi e la battuta d'arresto, con tante imprese tessili costrette a chiudere. Ma la "città degli stracci" non si arrende, ed anzi, mette in mostra quello che di più bello ha da offrire: i suoi tessuti. E' con questo spirito che la Provincia di Prato, in collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto di Prato, la Regione Toscana, il Comune di Prato e la Camera di Commercio di Prato, ha realizzato la mostra "Il Tessuto è Tutto", che sarà visitabile dall'11marzo al 9 settembre 2012 presso le sale dell'Ex Cimatoria Campolmi, sede del Museo del Tessuto dal 2003. Il tessuto come elemento chiave del risultato estetico e tecnico del prodotto finale, come suggerisce il titolo della mostra, tratto da una citazione del celebre stilista Yohji Yamamoto, ma anche come emblema della voglia di Prato di riaffermare il proprio ruolo nel campo dell'industria del tessile, come sostiene l'Assessore alla Cultura della Provincia di Prato Edoardo Nesi, vincitore del Premio Strega 2011 con "Storie della mia gente", in cui racconta la crisi del distretto vissuta sulla propria pelle. "Per combattere la crisi dobbiamo rafforzare il lavoro locale – ha affermato l'Assessore alla Cultura, Commercio e Turismo della Regione Toscana Cristina Scaletti alla conferenza stampa di presentazione della mostra, tenutasi giovedì 8 marzo presso il Museo del Tessuto – ed essere competitivi. Oltre a questo, dobbiamo sostenere anche la cultura locale, che è fatta anche della storia dei tanti lavoratori pratesi che hanno reso famosa questa città in tutto il mondo per l'eccezionale produzione di tessuti pregiati". Anche i tessuti esposti alla mostra non sono da meno: si tratta infatti di splendidi tessuti innovativi, di vari materiali e colori, provenienti dalle collezioni passate e future (persino del 2013) di circa trenta aziende selezionate del territorio pratese, ed interpretati da quattordici inedite macro installazioni che esaltano la loro ricchezza creativa. "Il tessuto contemporaneo non è soltanto una materia usata per creare capi d'abbigliamento – ha spiegato il Presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato Andrea Cavicchi – ma una vera e propria forma d'espressione artistica usata nel settore della moda, nell'arredamento e nell'architettura. In questa mostra cerchiamo di trasmettere al pubblico il valore artistico e creativo di ogni tessuto, dalla maglieria, ai filati, ai materiali tecnici e a quelli usati per l'arredamento, grazie anche ad un percorso 'sonoro' appositamente scelto per amplificare le suggestioni provenienti dalle installazioni e alla possibilità di 'toccare con mano' ogni creazione".
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