Prato – Un’operazione sempre più complicata quella della scelta in casa Dem del successore di Matteo Biffoni come sindaco di Prato a conclusione del suo secondo mandato. Scelta ancor più difficile perché il Primo Cittadino è stato tra i sindaci della città tra i più amati dai pratesi che gli hanno riconosciuto capacità di ascolto, dialogo, mediazione e presenza sul territorio. E dunque mission quasi impossibile per il deputato dem Marco Furfaro e il segretario regionale Emiliano Fossi, da diversi mesi letteralmente catapultati nella realtà politica pratese, per trovare tra i papabili candidati: Faggi,Biagioni, Santi,Bugetti e Squittieri, la personalità capace di fare altrettanta sintesi, al fine di contrastare il compatto centrodestra cenniano. Anche perché nel partito nazionale della segretaria Schlein è palese una mancanza di idee, o quanto meno l’incapacità di trasformarle in azione politica, e dunque, la volontà di imporre a livello politico locale un nome come quello del segretario provinciale Marco Biagioni in quota Schlein, dopo il rifiuto per motivi personali della assessora Ilaria Santi,non sarebbe secondo i bene informati, una scelta nè forte nè tantomeno comprensibile per l’elettorato dem che già non ha visto di buon grado la scelta della Segreteria di non indire le primarie per il candidato sindaco.
Nella tarda serata di oggi si era sparsa la voce che sul tavolo del sindaco fosse arrivata nel pomeriggio la proposta di un ticket della segreteria provinciale composto dalla consigliera regionale Ilaria Bugetti (candidata sindaco) e dal segretario provinciale Marco Biagioni (in veste di suo potenziale vice), in aggiunta alla proposta di un’alleanza organica col M5stelle. Un dictat senza appello che avrebbe fatto infuriare il sindaco Biffoni perchè ritenuto un affronto personale a lui e all’amministrazione ed in totale discontinuità rispetto agli ultimi 10 anni di governo cittadino. Ma in una nota diffusa pochi minuti fa, il Partito Democratico di Prato ha fatto sapere che, “Alcune agenzie di stampa stanno riportando in queste ore ricostruzioni fantasiose. Non c’è alcun ticket o alcun pacchetto di candidati discussi con nessuno e in nessuna sede del partito. Il PD si confronta e si confronterà fino a quando servirà e presenterà ai pratesi la proposta più forte per vincere le elezioni e governare bene”. Un frettoloso passo indietro per non arrivare allo strappo definitivo nel Pd pratese? Lo sapremo presto. Almeno si spera.