Ad urne fredde, la Chiesa reggiana si toglie un sassolone dalla pantofola vaticana e “scomunica” Vittorio Sgarbi reo di turpiloquio durante il suo comizio pro-Salati proprio davanti alla Cattedrale.
Ecco il testo diffuso dalla Diocesi: “La Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla condanna modi e contenuti delle dichiarazioni pronunciate dall’On. Vittorio Sgarbi il 7 giugno u.s. a Reggio Emilia, in occasione della chiusura della campagna elettorale. La Chiesa diocesana invita tutti al rispetto delle persone e all’utilizzo di un linguaggio appropriato nella manifestazione pubblica del proprio pensiero, a prescindere dalle idee che vengono espresse. Ciò è essenziale ai fini di un’autentica convivenza civile. Rispetto e decoro devono essere priorità di tutti coloro che hanno a cuore l’educazione dei giovani, così come di tutti coloro che prendono parte al dibattito politico.
Le accuse rivolte al Santo Padre sono inaccettabili e non meritano di essere commentate.
La Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, unita attorno al Vescovo Massimo Camisasca, esprime solidarietà al Vescovo Emerito Adriano Caprioli per le offese ricevute”.