Firenze – Il tempo, la memoria, attraverso la sua stratificazione, un album fotografico della vita, immagini che si susseguono l’una all’altra e che come d’incanto si soffermano su una pagina in particolare, un momento preciso della vita, un’ora, uno scatto fotografico, ciò che si è ora e poi non si è più, destinato a riprende vita e a proseguire il suo viaggio nella storia. E’ Michele Casamonti a presentare a Firenze nella galleria in Via Maggio di Tornabuoni Arte e per la prima volta in Italia l’artista canadese Louis Boudreault, conosciuto in tutto il mondo e che il gallerista italiano ha già ospitato nella sua galleria a Parigi.
Nato nelle isole della Madeleine nel 1956 Louis Boudreault dopo gli studi di letteratura e teatro si è trasferito in Francia dove ha frequentato l’Ecole du Louvre a Parigi, dopo aver lavorato come art consultant alla creazione di importanti collezioni si è completamente dedicato alla pittura e dal 1998 è tornato in Québec a Montreal dove ha sede il suo studio. Portraits ed Envois dialogano in felice affinità di colori e suggestioni riportandoci alle origini dell’arte, quando i colori arrivavano in Europa dall’Oriente, i preziosi pigmenti usati dagli artisti del Rinascimento che oggi nella loro purezza e brillantezza ci parlano di un altrove quando ancora in nuce contenevano l’essenza che li avrebbe trasformati in capolavori pittorici, mentre la linea di un disegno classico ci restituisce l’immagine ritratta del personaggio colto nella sua infanzia.
Meta-ritratti che ci presentano le figure di Pasolini, Picasso, Modigliani, Einstein, Churchill, Brando, Ghandi, Fellini, Pavarotti, Giacometti, Sofia Loren unica donna, catturati nella loro infanzia, opere vitali in cui lo sguardo viene fissato in eterno. La storia di una memoria collettiva che ha visto questi personaggi farsi protagonisti, un grande album fotografico che lega l’infanzia alla vita che sarà, attraverso la semplice espressione del volto. Il tutto è presentato attraverso una tecnica straordinaria che fa di ogni Portrait un autentico libro della vita, fogli di carta sovrapposti fino a creare uno spessore dove il colore, la stoffa, il disegno e altri materiali concorrono alla creazione di un’opera temporanea ma universale trattenuta al suo supporto solo da alcuni leggeri fermagli, paradigmatica allusione all’essenza stessa della vita.