E’ stato inaugurato in giugno e in meno di sei mesi ha permesso a 220 nuclei familiari in difficoltà economica per la perdita del lavoro di fare la spesa senza spendere denaro. Si tratta di Portobello (www.portobellomodena.it), l’emporio sociale di Modena che lo scorso fine settimana (19 e 20 ottobre), in collaborazione con 11 supermercati ed ipermercati CONAD e il Centro di Servizio per il Volontariato, ha organizzato una raccolta alimentare che ha avuto grande successo.
Sono 13 le tonnellate di generi alimentari arrivate grazie all’impegno di 158 volontari, molti dei quali essi stessi clienti del market, che si sono attivati in prima persona. E i cittadini sono stati invitati a fare la loro parte per contribuire ad un progetto dell’intera comunità, pensato perché Modena possa aiutare Modena. Perché Portobello è proprio questo: un progetto di comunità che coinvolge cittadini, imprese, associazioni ed istituzioni, un luogo in cui si produce solidarietà, in cui ci si mette a disposizione degli altri “come si può”, chi donando tempo o denaro, chi “ricambiando” quanto ricevuto dall’Emporio con una attività di volontariato.
Grazie a quanto raccolto lo scorso fine settimana sarà possibile consentire l’accesso a Portobello a nuovi beneficiari e giungere così ad aiutare entro la fine dell’anno 300 famiglie, quindi circa 1000 persone.
“E’ andata oltre ogni nostra aspettativa – ha dichiarato Angelo Morselli, presidente Associazione Servizi per il Volontariato Modena – ed è stato bello vedere come accanto ai volontari delle associazioni che prendono parte al progetto Portobello, ci fossero tante persone che dell’Emporio già usufruiscono, segno che quell’idea di “ricambiare la solidarietà che uno riceve” è passata. Continuiamo comunque a chiedere un aiuto alle aziende del territorio perché ci sostengano con le loro donazioni in beni o denaro”.
“Quella che abbiamo fatto era la prima raccolta alimentare organizzata solo da Portobello e avevo paura che un po’ per la crisi, un po’ per i pregiudizi che a volte ostacolano le attività di solidarietà, i modenesi non rispondessero o ci fossero dei problemi – spiega Silvana Pinotti, volontaria, che a Portobello si occupa della gestione dei volontari – Io ero in magazzino a Portobello e quando ho visto arrivare i primi scatoloni pieni di prodotti già dalla mattina, mi si è scaldato il cuore e ho capito che Modena è una città speciale”.
“L’emergenza che il progetto dell’emporio sociale Portobello sta cercando di gestire è un problema concreto, che purtroppo negli ultimi mesi sta interessando un numero sempre crescente di famiglie modenesi conclude Gian Luigi Covili, Direttore Area Emilia Nordiconad – Per questo siamo molto soddisfatti della risposta che ancora una volta i nostri consumatori, da sempre molto sensibili alle iniziative di carattere sociale, hanno dato e della collaborazione fattiva di tutti i nostri soci dei supermercati Conad di Modena che hanno supportato i volontari nella gestione dell’iniziativa”.