Porto Livorno controllato dalla ndrangheta, Calleri: “Subito contromisure”

Firenze – ‘Ndrangheta sempre più forte in Toscana, dove la recente operazione ha messo in evidenza anche per i più scettici quanto ormai le mani sporche dei clan calabresi siano avvinghiate al porto toscano. Sulla vicenda, interviene il presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri:  “La brillante operazione contro la ‘ndrangheta di ieri ha toccato anche la Toscana ed in particolare il porto di Livorno, dove si è avuta notizia dell’ennesimo sequestro di droga. L’indagine ha dimostrato che il porto di Livorno è in asse con quello di Gioia Tauro e che le cosche hanno dei riferimenti tra chi lavora all’interno, anche se non è una novità. Quello che la Fondazione Antonino Caponnetto dice da tempo è quindi confermato dai fatti: la ‘ndrangheta controlla parte del porto di Livorno alla stregua di quanto accade con i porti del nord Europa. Se ne prenda atto e si adottino le contromisure necessarie”.

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