Porta a porta: arrivano gli 007 dell’ambiente e le multe per gli “sporcaccioni”

15L’incontro, preannunciato nei giorni scorsi, tra il Comune di Reggio Emilia ed Iren sulla gestione della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta si è svolto nella giornata di ieri negli uffici dell’Assessorato alle Infrastrutture del territorio e Beni comuni.E’ stata compiuta una dettagliata ricognizione dei risultati dell’estensione del porta a porta nelle diverse zone della città, con un puntuale censimento dei casi problematici. L’abbandono di rifiuti indifferenziati, in prossimità dei cassonetti stradali destinati alla raccolta differenziata, è costantemente monitorato ed al momento sono quattro le squadre che, nei diversi quartieri, intervengono per rimuovere i rifiuti abbandonati.

Parallelamente si stanno riprogrammando gli svuotamenti dei cassonetti della differenziata e la loro quantità, così da evitare l’eccesso di materiale che si è registrato in alcuni punti di conferimento.
Questa attività necessita di alcune settimane per consentire un’adeguata programmazione alla luce delle nuove abitudini dei cittadini.

Verrà anticipata all’autunno 2017, cioè prima dell’aver completato l’estensione del porta a porta, l’installazione delle prime ecostation per conferire – attraverso un badge – i rifiuti che il singolo utente, perché assente da casa nel giorno di ritiro del rifiuto, non riesce ad esporre nei giorni di raccolta previsti dal servizio porta a porta.

Il Comune ha concordato la rapida introduzione degli ispettori ambientali che, in accordo con la Polizia municipale, programmeranno alcuni puntuali interventi per risalire all’identità di chi abbandona i rifiuti (anche attraverso l’esame del rifiuto stesso) e multare chi avesse trasgredito alle regole del nuovo sistema. Per alcuni abbandoni di materiale sono già stati fotografati alcuni rifiuti riconoscibili e si stanno redigendo i primi verbali.

Questi interventi partiranno dalle situazioni più problematiche e saranno col tempo resi sistematici, introducendo anche ‘fototrappole’ per immortalare le violazioni e risalire ai responsabili.

In qualsiasi città che abbia attivato questo servizio – dice l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino c’è stata una fase di rodaggio, che ha permesso di individuare i problemi e risolverli. La quasi totalità dei reggiani coinvolti nel progetto ha cambiato le proprie abitudini, conferendo i propri rifiuti rispettando appieno le modalità previste dal nuovo sistema porta a porta. Per rispetto a loro, oltre che alla buona riuscita del progetto, risaliremo a chi non rispetta le regole per chiedere un cambio di passo.

In queste settimane stiamo seguendo qualsiasi problema ci venga segnalato e sto verificando – anche di persona e sul posto – i nodi più problematici. Grazie allo sviluppo del porta a porta potremo ridurre la quantità di rifiuti inviati a smaltimento. E’ quanto è richiesto ad una comunità civile che abbia a cuore la tutela dell’ecosistema per il presente e per il futuro”.

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