Pistoia – A schierarsi dalla parte dei bambini si contano molte voci blasonate: per esempio, Alberto Angela, Roberto Bolle e addirittura la Nave Scuola Vespucci sono solamente alcuni dei tanti Ambasciatori Unicef impegnati in favore dei più piccoli, affinché ne sia riconosciuta la soggettività giuridica, in ogni parte del mondo siano nati e vivano.
È bello e utile saperlo, seppure lo ricordiamo con un po’ di amarezza nel cuore, per almeno due motivi: prima di tutto, perché anche il solo doverne parlare – per giunta in varie declinazioni – è già manifestazione palese di non civiltà, di una violenza che continua a perpetrarsi, talvolta anche celata dietro un’apparente facciata di creanza.
Poi, per la convinzione che il nostro mondo di adulti è disseminato di grattacapi assurdi, messi lì giusto per fare le picche… come i bambini? No, non proprio, perché siamo anche convinti che se riuscissimo a restare un po’ bambini, almeno nel cuore, probabilmente il mondo sarebbe meno complicato. E meglio vivibile per tutti: grandi e piccini.
Ci sono, però, alcune persone che riescono a trattenere in sé la semplicità dei bambini – almeno una piccola quantità – appagandosi della gioia che provano a stupirsi, quella gioia che arriva ogni volta in cui percepiscano che qualcosa di nuovo e di bello sta avvenendo intorno a sé.
E se per i bambini lo stupore scaturisce quotidianamente dalla scoperta del mondo, che in questo modo pian piano si allarga intorno alla propria realtà trasformandosi in “altro” da condividere con chi amano, noi adulti possiamo arricchirci con il piacere dei loro occhi sgranati per la sorpresa destata dal “nuovo” che arriva, sempre che sappiamo porlo con la gentile complicità che da noi si aspettano.
Un’esperienza, questa, che abbiamo avuto la fortuna di condividere partecipando a uno dei primi incontri che la delegazione Unicef Pistoia ha realizzato in collaborazione con la Biblioteca San Giorgio: si tratta di dieci appuntamenti in cui si dà voce ai bambini con la lettura, da madrelingua, di fiabe originali di varie culture. È un modo per avvicinare le comunità etniche che vivono nella più vasta comunità pistoiese, facendo interagire i bambini attraverso il libro, strumento educativo che rimane essenziale.
Unicef Pistoia ha voluto questi incontri allo scopo di valorizzare il diritto di ogni bambino nel conoscere la propria lingua e cultura di appartenenza, ma abbracciando varie culture così che i bambini possano sentirsi reciprocamente inclusi in una comunità che dà voce a tutti loro. La voce dei bambini, appunto: senza distinzione di età.
Sabato 14 gennaio ricominciano le letture previste per il 2023, secondo il calendario. Per le prenotazioni, scrivere a corsi.sangiorgio@comune.pistoia.it