Firenze – All’interno dell’accordo di programma firmato martedì scorso dai sindaci di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, e Fiesole, Anna Ravoni con la Regione Toscana per la Ciclopista dell’Arno-Sentiero della bonifica, il ponte pedociclabile di Vallina diventerà realtà. Infatti, l’accordo di programma che riguarda la realizzazione della ciclopista dell’Arno, porterà alla Provincia (ora Città Metropolitana) e ai Comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole un milione e 850000 euro per la realizzazione del ponte pedociclabile che unirà Vallina a Compiobbi.
Il finanziamento totale arriverà in tre annualità. Di questa somma, 150mila euro devono essere impegnati per la progettazione esecutiva anche delle piste ciclabili fra Bagno a Ripoli e Vallina e, dall’altra parte, fra Girone e Compiobbi.
“Un primo, grandissimo risultato è stato raggiunto – hanno dichiarato i Sindaci Francesco Casini e Anna Ravoni – un esito reso possibile dall’impegno delle nostre due amministrazioni comunali e della Città Metropolitana, capofila del gruppo di lavoro, e dalla collaborazione concreta delle associazioni dei territori interessati, la Pro Loco di Fiesole e, sul territorio di Bagno a Ripoli, Natura e Vita Onlus di Case di San Romolo. Una volta realizzato, il progetto consentirà di unire le due sponde dell’Arno. Il finanziamento rientra in una voce più ampia che riguarda la viabilità ciclopedonale dell’Arno, dal Casentino a Pisa, e testimonia una saggia scelta politica di concludere la percorribilità ‘dolce’ totale di un’area. Sarà importante per noi riuscire a congiungere i due Comuni, attraverso i due abitati di Compiobbi e di Vallina, legando, per quanto riguarda Bagno a Ripoli, quest’ultima con la fine della pista ciclopedonale che arriva da Gavinana e, sul versante di Fiesole, unendo Rovezzano al Girone e Compiobbi: un’opera che ci sta particolarmente a cuore. Potrebbero servire ulteriori somme per arrivare a raggiungere lo scopo. Il compito delle amministrazioni è riuscire a convogliare ogni risorsa disponibile in questa parte di territorio, anche coinvolgendo le attività produttive e ricettive, e partecipare alla realizzazione di una mobilità ciclopedonale dell’intero corso dell’Arno”.