Polo Museale Fiorentino: sono 78 le opere richieste per l’Expo 2015

Firenze – L’Expo 2015, che aprirà il prossimo 1° maggio a Milano, farà un vero e proprio “sacco” di opere fiorentine. Vale a dire, la nostra città fornirà ben 78 opere in prestito a Milano provenienti dai musei di Firenze, alcune di queste visibili già dal 12 marzo nelle varie sedi espositive, Milano, Monza e Verona.

 In più riprese, a otto musei del Polo Fiorentino sono state richieste in prestito 78 opere in totale tra pitture, sculture, disegni, miniature in pergamena, oggetti d’arte orafa, maioliche e arazzi.

La certezza dei prestiti si potrà avere solo a conclusione dell’iter procedurale che termina con l’autorizzazione da parte della Direzione ministeriale competente. Fino a questo momento si sono completate le pratiche per il prestito di 56 opere su 78.

A fare la parte del leone sarà la Galleria degli Uffizi a cui sono state richieste ben 28 opere tra cui due dipinti di Botticelli (La Fortezza e Pallade e il Centauro), due di Antonello da Messina (Madonna col Bambino e San Giovanni Evangelista), il Polittico di Badia di Giotto, l’Adorazione dei Magi di Ghirlandaio, il Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini, l’Eva di Cranach il Vecchio e il Bacco sul barile di Pieter Paul Rubens. Da segnalare che, per l’occasione, temporaneamente tornerà dal Giappone anche la Tavola Doria, il dipinto raffigurante la “Battaglia di Anghiari” che era in mostra in Galleria fino al giugno scorso.

Molto nutrita anche la lista delle opere che che dovrebbero lasciare temporaneamente il Gabinetto Disegni e stampa degli Uffizi. Su 16 disegni , ben quattro saranno di Leonardo da Vinci (tra cui uno Studio prospettico per l’Adorazione dei Magi e il famoso Paesaggio 8P), uno di Paolo Uccello, uno di Verrocchio, due, più recenti, di Giorgio Morandi e uno di Plinio Nomellini. Dello stesso autore livornese è stata chiesta una pittura della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, mentre dal Museo Nazionale del Bargello si dovrebbe spostare a Palazzo reale di Milano, tra le altre opere, anche il Busto di gentildonna (Dama col mazzolino) di Verrocchio.

E se dalla Galleria Palatina potrebbero approdare all’Expo un Tiziano (Ritratto di Ippolito de’ Medici) e un Guido Reni (Bacco fanciullo), per la mostra “Giotto e l’Italia” oltre al suddetto Polittico degli Uffizi, sono state chiesti la Testa di pastore proveniente dalla Galleria dell’Accademia e tre opere di Giotto e bottega dalla Limonaia di Villa Corsini.

E finalmente dieci (dei 20) arazzi con le Storie di Giuseppe Ebreo (di Pontormo, Bronzino e Salviati) ora esposti alla mostra del Quirinale, dal 29 aprile saranno visibili a Palazzo Reale di Milano, sempre per l’Expo.

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