Firenze – E’ un plebiscito: il 97% degli italiani è contrario all’uso di tecniche innaturali nella produzione di carne, dalla clonazione alla sintesi in laboratorio. Il risultato è reso pubblico dalla Coldiretti ed è emerso dall’indagine Ipr marketing che evidenzia la preoccupazione degli italiani per le ripercussioni dell’applicazione di nuove tecnologie ai prodotti alimentari. L’occasione per aprire il dibattito è giunta dall’annuncio della possibilità di produrre carni sintetiche di pollo e di anatra, ottenute da cellule coltivate in laboratorio realizzate dall’azienda americana Memphis Meats, secondo il sito Scienze.
“Un annuncio che segue quello della messa in tavola del primo hamburger da carne nel 2013 che tuttavia a distanza di anni non ha raggiunto il mercato, anche perché – sottolinea la Coldiretti – alle forti perplessità di natura etica si aggiungono quelle di carattere economico. La realtà – conclude la Coldiretti – è che nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove modificazioni ingegneristiche effettuate su animali e vegetali in laboratorio (dal supersalmone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico fino al latte materno da mucche transgeniche) rimane molto elevato il livello di scetticismo dei cittadini”.