Nonostante dalla Cina continuino a negare la presenza di stazioni di polizia cinesi sparse all’estero affermando che esse offrono esclusivamente servizi di assistenza ai connazionali fuori confine e gestite esclusivamente da volontari, la polizia federale degli Stati Uniti ha arrestato pochi giorni fa due residenti di New York con l’accusa di aver messo in piedi una “stazione di polizia segreta” cinese a Manhattan, nel quartiere di Chinatown.
L’accusa è pesantissima: Lu Jianwang e Chen Jinping sono stati ritenuti colpevoli di intralcio alla giustizia e di avere agito come agenti del governo cinese, e rilasciati su cauzione dopo una prima comparizione nel Tribunale federale di Brooklyn. Nel 2022 fu l’organizzazione non governativa spagnola Safeguard Defenders che portó alla luce l’esistenza di oltre cento “stazioni di polizia” cinese sparse nel mondo per esercitare pressioni sui dissidenti e persuaderli a fare ritorno nel Paese, in virtù di accordi bilaterali sulla sicurezza siglati con i governi di Europa e Africa. Per la Ong spagnola sarebbero in realtà state istituite “per molestare, minacciare, intimidire e costringere cinesi emigrati, specie quelli considerati dissidenti, a tornare in Cina per essere perseguitati”.
Dalle indagini da cui è scaturito il rapporto “Patrol & Persuade”, risulta che sono 102 le “stazioni di polizia” illegali all’estero in 53 Stati nel mondo, compresa l’Italia, dove ne vengono segnalate undici. Qui la presenza delle stazioni di polizia cinesi e’ stata accertata a Firenze, Bolzano, Venezia in Sicilia e a Prato, che ospita attualmente la più grande comunita’ cinese in Italia. Su Prato la stazione di polizia cinese di via Orti del Pero 2, in piena Chinatown, chiuse i battenti lo scorso ottobre.
Nei suoi locali si svolgevano a detta dei volontari solo pratiche amministrative on-line , gestite dall’Associazione culturale della comunità cinese di Fujian in Italia “Fuzhou Police Overseas Service Station” (stazione della polizia d’oltremare di Fuzhou per i cinesi residenti in città e in Toscana). Su quanto accaduto negli Stati Uniti il consigliere del Comune di Prato Marco Wong: ” In America la situazione è diversa da quella pratese e viene da pensare che l’episodio dell’arresto di due cittadini cinesi si inquadri nei rapporti sempre più tesi tra Usa-Cina. A Prato dopo la chiusura dei locali in via Orti del Pero, e so che stanno facendo indagini in tal senso, allo stato attuale riguardo alla stazione di polizia in città non ci sono ulteriori novità”.
