Prato – Il presidente del Teatro Politeama Pratese Maurizio Nardi ha chiarito ai giornalisti il suo punto di vista sul Teatro di via Garibaldi nella sala dei Frari delle Logge. Un gesto che come egli stesso ha precisato è volto a chiarire le idee espresse nelle recenti interviste sul futuro del teatro.
“Ho letto – così in apertura Nardi – il comunicato stampa dell’assessore Mangani e lo condivido pienamente, solo che non ho capito da cosa nasca questo comunicato e per questo ho voluto chiarire oggi io per tutti. Si tratta probabilmente di una incomprensione e sarebbe bastata una telefonata per fugare ogni dubbio sulla questione. Ho chiamato Mangani diverse volte ma non ho mai avuto la possibilità di parlarci; così come anche il Sindaco; devo invece dire che ho parlato con alcuni assessori Lorenzo Marchi e Ilaria Santi e membri della giunta con i quali abbiamo condiviso certe posizioni”.
Nardi ha ripercorso i mesi del lockdown in cui è stata lanciata un’iniziativa sui social dal titolo “Mi piacerebbe”, proprio dal teatro. Perché – così ha spiegato – avevamo ritenuto che fosse utile conoscere una serie di idee attraverso le quali creare delle iniziative. All’interno di queste idee io ne ho inserite alcune mie, perché sono il presidente, ho la rappresentanza del Consiglio e il controllo sugli indirizzi anche se non ne ho l’amministrazione e dunque solo la facoltà di presentarle per lo sviluppo e il futuro del Politeama”.
Per quanto riguarda l’idea di utilizzare il bar per la quale si è parlato di movida e aperitivi, Nardi ha spiegato di averlo inteso non più solo come un servizio durante gli spettacoli, ma come accade in tutti i teatri e musei nazionali ed internazionali, come un servizio quotidiano, senza però l’accesso al salone del teatro e neppure nel foyer”.
Il presidente ha negato che qualcuno pensasse di volere cambiare destinazione al teatro che “significherebbe offendere 30 anni della nostra storia“. Il Politeama “è nato dal sacrificio e dalla volontà di coloro che hanno fatto la storia del teatro stesso tra cui oltre allo stesso Nardi anche Lamberto Muggiani, Marco Gramigni, Alessandro Giusti e Giovanni Massai”
Allora perché sono state tolte le poltroncine? “Lo facciamo tutti gli anni anche in occasione di cene e iniziative di club service; e sono state tolte perché i protocolli sanitari impedivano al teatro di utilizzarne lo spazio. Un’ipotesi già portata avanti da altri teatri d’Italia come è intenzione pare del teatro di Prato il Metastasio”.
Le poltroncine – ha assicurato – verranno reinserite “non appena ci sarà l’utilità”, ma se se potesse, “le rimetterebbe anche domattina e che comunque esse verranno reinstallate ad inizio della stagione teatrale lockdown permettendo”.
Sulle idee di come valorizzare il Politeama Nardi ha affermato che si tratta di “un progetto condiviso da diverse realtà prime tra tutte le Camerata Strumentale con il maestro Alberto Batisti e con la sovrintendente della Camerata Barbara Boganini, invitandoli a fare le prove dell’orchestra in platea”.
Tra le altre possibilità quella di natura didattica aperta ai bambini ai quali far conoscere il teatro dal palcoscenico con l’assessore all’istruzione Santi per il periodo estivo; nonché manifestazioni come ad esempio quella dei Comics e dei Coldplayers ovvero dare loro il teatro come palcoscenico”. C’è anche l’eventualità di un collegamento con il Museo Pecci: “Ho pensato che anche un teatro come il Politeama potesse essere adatto alle perfomances dell’arte contemporanea”.
Nardi ha fatto presente anche le potenzialità della struttura del Politeama stesso che non è solo teatro ma è anche ridotto con una superficie enorme mai utilizzata in passato e che potrebbe essere impiegata in futuro per degli spettacoli. Senza contare gli arredi custoditi negli appartamenti superiori che costituiscono la memoria stessa del teatro pratese. “Un patrimonio d’immagini d’archivio che potrebbe essere messo a disposizione della città”.
Sul bilancio: “Noi siamo una public company e continueremo a fare spettacoli ma non possiamo ignorare il fattore economico che è importantissimo per la realizzazione degli stessi e dunque invito a vedere i bilanci. Nel 2019 abbiamo avuto una perdita di 26mila euro nonostante l’aiuto di un decimo del Comune e gli affitti che riscuotiamo dagli spettacoli. Dunque potremmo a questo proposito utilizzate il ridotto aumentando cosí il numero degli spettacoli ed essere meno assillanti nei confronti degli enti pubblici per il supporto finanziario che per noi è ora indispensabile.”
Infine il presidente del Politeama ha risposto alle accuse di non aver coinvolto il Cda e il Comune su quanto fatto al Politeama sulle decisioni prese: “Sulle poltroncine tutti sanno quello che è successo perché c’è stata una conference call con il Consiglio. Che qualsiasi progetto sarebbe stato portato avanti solo se valutato e deciso dal Consiglio”.
A riprova delle sue ragioni ha mostrato una lettera datata 20 di marzo di risposta alla lettera del 18 marzo dell’assessore Mangani con cui chiedeva di riformulare la programmazione di marzo e aprile; curare la comunicazione e la fidelizzazione alla città; rivalutare lo spazio Politeama anche alla luce dei suoi vari utilizzi.C’era anche la richiesta di provvedere alla nomina dei consiglieri in rappresentanza del Comune.
Alla domanda di un suo eventuale passo indietro per quanto accaduto, Nardi ha risposto di essere disponibile ad un incontro con l’assessore o con il Sindaco per poterne parlare e che non avverte alcun clima ostile nei suoi confronti.
Foto: Maurizio Nardi