Non propriamente un bagno di folla per il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio l’altra sera alla festa regionale del Pd a Villalunga di Casalgrande. Poche decine di persone, perlopiù un pubblico piuttosto anziano che l’ha comunque applaudito anche quando l’ex sindaco di Reggio ha parlato della necessità di regolamentare gli scioperi. Segno dei tempi che cambiano, o del fatto che un certo elettorato approvi qualsiasi cosa (anche la messa in discussione dei principi fondamentali della sinistra che fu) basta che arrivi da un ambito prestabilito.
Non troppo stimolato dalle domande del giornalista Nicola Fangareggi (una sorta di minuetto amicale), Delrio ha insistito sul fatto che questo governo, dal jobs act alla scuola alla giustizia sino al fisco e alla burocrazia, abbia impresso una velocità impressionante al processo riformatore del Paese, che ha un precedente simile solo nella spinta del primo centro sinistra degli anni Sessanta.
L’ex sindaco di Reggio ed ex sottosegretario alla presidenza, ha sorvolato sui guai di Roma (anzi ha raccontato della bici a batteria regalatagli da Marino) e ha magnificato il progetto di un Grande raccordo anulare per biciclette, per collegare tutte le aree verdi e le aree archeologiche di Roma. Da parte sua ha assicurato che continuerà a girare sulla due ruote. Con la quale avrebbe già fatto oltre 500 km.