Doveva essere la partita del rilancio, quella con cui continuare a tenere in vita il sogno salvezza che al termine della disastrosa gestione Apolloni sembrava già un miraggio. Invece la terz’ultima gara del campionato di Prima Divisione segna ufficialmente l’inizio di un incubo per tutto l’ambiente granata: la Reggiana esce infatti sconfitta per 1-0 al ‘Città del Tricolore’ dalla sfida contro il Pavia e dice addio a qualsiasi sogno di rimonta al sestultimo posto occupato dal Cuneo, momentaneamente prima squadra a rimanere fuori dalla pericolosa giostra dei play-out.
I ragazzi di mister Zauli fanno un deciso passo indietro rispetto alla vittoria di sette giorni fa contro il Portogruaro venendo sorpresi da un Pavia concreto e ordinato, abile a passare in vantaggio alla prima occasione utile con Beretta che approfitta dell’ennesimo errore difensivo della retroguardia granata; la Reggiana, dal canto suo, sembra la brutta copia di quella ammirata fin troppe volte nella prima edizione Zauli ed in quella Apolloni, disattenta, imprecisa e soprattutto poco concreta: i granata, infatti, pur giocando una buona partita sotto l’aspetto dell’impegno e della corsa sbagliano una quantità indecifrabile di palloni non riuscendo mai a trovare il colpo decisivo per chiudere l’azione. Dopo il vantaggio siglato all’11’ da Beretta – che supera Tomasig raccogliendo in area un preciso assist di Di Chiara – i granata avrebbero subito l’occasione per pareggiare ma Bani spreca di testa un calcio di punizione battuto da Sprocati; venti minuti più tardi lo stesso trequartista reggiano fa addirittura di peggio non inquadrando di testa la porta da buonissima posizione su suggerimento di Matteini. Sarebbe un errore, però, non dare i giusti meriti al primo tempo del Pavia di che gioca in modo attento ed ordinato per tutta la prima parte di gara e concede poco o nulla all’undici di Zauli, il quale è costretto ad affidarsi alle iniziative personali dei soliti Matteini e Antonelli.
Anche nella ripresa, nonostante il vistoso calo fisico degli ospiti, i granata riescono a farsi pericolosi solamente su calcio d’angolo come al 27′ quando Kovacsik è bravissimo a respingere d’istinto il colpo di testa di Cossentino, uno dei pochi a salvarsi nella Reggiana di oggi: questo sarà però l’unico intervento del portiere lombardo in tutta la partita, prova lampante della difficoltà di manovra e di conclusione dell’undici granata, a cui oggi è mancata quella cattiveria necessaria per superare un’esame non certo impossibile come quello rappresentato dalla squadra di Roselli; esame che comunque aveva il valore dell’ennesimo dentro o fuori, caratteristica che ha influito non poco sulla gambe e sui piedi dei giocatori di Zauli. Come se non bastasse, la Reggiana chiude addirittura la gara in doppia inferiorità numerica per merito delle espulsioni nel finale di Bani e Ardizzone, entrambi per doppia ammonizione. L’ennesima debacle casalinga condanna quindi i granata alla quasi matematica certezza dei play-out facendo rimanere con il fiato sospeso fino al prossimo 3 giugno (giorno del ritorno degli spareggi) un’intera città. Speriamo che questo bruttissimo film abbia almeno un lieto fine.
Il tabellino
REGGIANA – PAVIA 0-1 (0-1)
Marcatori: 11′ Beretta
Reggiana (4-4-2) Tomasig; Aya, Cossentino, Bani, Magliocchetti (65′ Iraci); Antonelli, Bovi, Matteini (74′ Ferrara), Ardizzone; Sprocati, Bonvissuto (46′ Marcheggiani) A disp. Bellucci, Mei, Parola, Cavalieri All.Zauli
Pavia (5-3-2) Kovacsik; Capogrosso, D’Orsi, Fasano, Meregalli (82′ Monticone), Zanini; Ferrini (69′ Redaelli), Lussardi, Di Chiara (74′ Bracchi); Beretta, Cesca A disp. Teodorani, Parodi, Mangiarotti, Romero All.Roselli
Note: Arbitro Alessandro Caso di Verona (Servillo e Croce). Ammoniti Bovi (R) Ferrini, Capogrosso, Meregalli, Beretta, Zanini (P). Espulsi Bani e Ardizzone (R) per doppia ammonizione
Di Chiara