La mafia chiede il pizzo ai parcheggiatori

Blitz del carabinieri nella notte a Bagnolo: in manette Pietro Capraro, originario della provincia di Agrigento

Blitz nella notte a Bagnolo in Piano. I carabinieri del reparto Opeativo di Agrigento insieme a Nucleo operativo di Reggio hanno eseguito nella notte un’ordinanza di custodia cautelare nel corso dell’operazione “Parchimetro”. A finire in manette è stato il ventiseienne Pietro Capraro, residente in provincia di Agrigento, ma domiciliato nel reggiano, presso l’abitazione della madre.

Pietro Capraro

Capraro, insieme ad altri tre complici, tutti arrestati nel agrigentino, è responsabile di una serie di estorsioni compiute nella località balneare di “San Leone”, in provincia di Agrigento, ai danni di alcuni parcheggiatori abusivi. Le indagini, coordinate dai Procuratore Aggiunto dott. Vittorio Telesi e dal Sostituto Procuratore Rita Fulantelli, entrambi della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, sono iniziate nel 2010, quando militari dell’Arma sono venuti a conoscenza dell’attività illecita compiuta con metodi mafiosi. Ai singoli parcheggiatori veniva imposta la consegna di parte del ricavato della giornata, dapprima come sostentamento agli “amici detenuti”, poi come vero e proprio “pizzo” sotto minaccia di possibili riorsioni in caso di ribellione. I quattro arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati assegnati al cacere di Agrigento.

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