Pistoia – Partiamo dalla fine – che dopo aver ascoltato il Maestro Michelangelo Pistoletto è, in realtà, anche un inizio – e consideriamo semplicemente la gioia che trapela da questa foto: una bambina che spinge il mondo verso il futuro, accompagnata dall’allegro vociare di altre persone, che insieme a lei si alterneranno a spingere il mondo in avanti, verso il futuro.
E, come ha insegnato il Maestro alla conferenza stampa che a Pistoia ha aperto la proposta espositiva “Costellazioni: 5 passi tra creazione e memoria”, si tratta di futuro che altro non è se non una storia dalla quale veniamo, e che proseguiamo dando origine a una storia nuova. Costellazioni di passi, che prendono vita in una città che Pistoletto ha definito densa di storia, di un passato estremamente affascinante, come del resto lo sono gli edifici scelti per ospitare la mostra, perfettamente rappresentativi per lavorare sul tema del tempo e dello spazio: e i passi cominciano proprio da qui, dai luoghi preferiti per accogliere il messaggio del Maestro.
I primi passi della manifestazione sono stati mossi dalla performance di una Sfera di giornali – la stessa da cui siamo partiti per avviare questa riflessione di parole – che dal Palazzo Comunale dove si è tenuta la presentazione della mostra, a suon di spinte divertite è stata accompagnata rotolando fino al Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni – luogo in cui sarà esposta e che già la ospitò nel 1994, in occasione della mostra “Le porte di Palazzo Fabroni” – attraverso un percorso che ha toccato tutte le altre sedi espositive in città di “Costellazioni”: in primis il Palazzo dei Vescovi, che accoglie alcune delle sue opere più rappresentative come la Venere degli Stracci, poi la Chiesa di San Leone con Contatto, la Biblioteca Fabroniana con il Libro d’Oro.
Poi la mostra prosegue oltre, con la quinta tappa collocata all’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, con Autoritratto di stelle. Il progetto prevede anche la realizzazione di un Terzo Paradiso nel territorio della Valdinievole, nei pressi dell’oasi naturale del Padule di Fucecchio, dove l’opera collettiva verrà realizzata secondo l’antica arte dell’intreccio – intrecciare erbe palustri e raccontare storie, ricucendo memorie – dalla associazione Intrecci Onlus di Castelmartini.
Costellazione: 5 passi tra creazione e memoria va quindi letta come vero e proprio progetto di consolidamento del tessuto urbano, che favorisce, addirittura talvolta inizia, collegamenti fra la città e i territori che la circondano, ricucendo insieme le tante costellazioni umane e sociali che queste realtà rappresentano, creando una sorta di parallelo fra le opere iconiche dell’autore e quelle create appositamente per la mostra: si parla sempre di valori identitari ben definiti, pur rappresentando l’essenza di momenti diversi fra passato, presente, futuro. I passi del divenire, appunto, fra creazione e memoria, potenziali altari di memoria immortale di ciò che ogni persona ha fatto durante la propria vita, per sé e con gli altri.
Sono temi molto cari a Michelangelo Pistoletto, che teorizzando “1+1=3” stigmatizza questo passaggio verso la ricerca dell’armonia, termine che sembra essergli particolarmente caro perché corrisponde alla serenità, essendo l’armonia uno stato d’animo a se stante che non si contrappone a qualcosa ma è la risultante dell’elaborazione di un pensiero, di un oggetto, di una dualità dalla quale scaturisce il nuovo di due elementi distinti, che si uniscono generando una terza specificità. All’arte, in ogni sua forma, il Maestro attribuisce la responsabilità di e gli strumenti affinché questo protendersi del nuovo possa avvenire in modo armonioso, quindi equilibrato e sempre in divenire affinché ciò che oggi è armonia non diventi domani sclerotica staticità. Parla addirittura di “demoprazia” proponendo un elogio alla pratica, soprattutto rivolgendosi all’arte proprio nei termini detti prima, cioè come stimolo per trovare l’armonia nelle cose.
Detto questo, il Maestro vorrà perdonarci per l’estrema sintesi di questo ragionamento, che vuole essere però un invito rivolto alle persone affinché vadano a vedere le opere, lasciandosi cullare dalle emozioni che le bellissime Costellazioni, custodite fino al 25 settembre in alcuni luoghi significativi di Pistoia e del suo territorio, sono capaci di provocare, armonicamente.
Pistoletto Pistoia. Costellazione: 5 passi tra creazione e memoria è un progetto di Pistoia Musei in collaborazione con Fondazione Pistoletto Cittadellarte e a cura di Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei.
Pistoia, 25 giugno-25 settembre 2022
- Antico Palazzo dei Vescovi – dal mercoledì alla domenica e festivi, ore 10-20; giovedì fino alle 22; ingresso consentito con il biglietto della mostra In fabula. Capolavori restaurati della collezione Bigongiari
- Chiesa di San Leone e Biblioteca Fabroniana – sabato e domenica, ore 11-20; ingresso gratuito
- Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni – dal martedì al venerdì, ore 15-19; sabato, domenica e festivi, ore 11-19; ingresso consentito con il biglietto del Museo
- Osservatorio Astronomico della Montagna pistoiese – per informazioni gamp-pt.net, Luciano Tesi