Pistoia, il Crocifisso di Giovanni Pisano torna a risplendere

Pistoia – Il Crocifisso ligneo del Trecento, capolavoro di Giovanni Pisano, è tornato al suo posto dopo il restauro nell’abside della chiesa di San Bartolomeo in Pantano. La prima volta che tornò visibile al pubblico fu nella mostra “Omaggio a Giovanni Pisano” in Palazzo Fabroni, la scorsa estate, nell’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura

Al termine dell’accurato intervento di restauro, alla vigilia delle festività pasquali, è tornato da qualche giorno al suo posto, nell’abside della chiesa di San Bartolomeo in Pantano, il monumentale Crocifisso ligneo del Trecento.  L’esposizione, realizzata a cura di Roberto Bartalini con la collaborazione di Sabina Spannocchi e promossa dal Comune di Pistoia con Palazzo Fabroni in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, ha infatti avuto il merito di presentare in tutta la sua rilevanza un’opera immeritatamente sconosciuta ai più. 

crocifisso pisano interoCon la conclusione dell’evento espositivo, inserito nel programma ufficiale di “Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017”, il Comune di Pistoia, che ha promosso e diretto l’organizzazione della mostra, la parrocchia di San Bartolomeo e la Diocesi di Pistoia, enti proprietari dell’opera, in accordo con la competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato, hanno ritenuto utile apportare, finanziandoli, alcuni interventi conservativi al Crocifisso prima della sua ricollocazione nell’abside della chiesa: la disinfestazione sotto azoto da tarli e la fermatura dei sollevamenti degli strati pittorici a cura della restauratrice Elena Bartolozzi, oltre all’applicazione di un prodotto antitarlo, in grado di limitare il più possibile eventuali futuri attacchi xilofagi. 
Il restauro appena concluso si aggiunge, dunque, agli altri interventi permanenti di tutela e valorizzazione di parti rilevantissime del patrimonio storico-artistico pistoiese (quali l’integrazione e l’implementazione dell’illuminazione del pulpito e dei due Crocifissi in Sant’Andrea e la realizzazione di nuove teche espositive per quello di pertinenza della chiesa e per l’Angelo con la testa del Battista del Museo della Cattedrale nell’Antico Palazzo dei Vescovi) che la mostra Omaggio a Giovanni Pisano ha lasciato in eredità alla città.

 

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