Pistoia, Forza Nuova in chiesa, il Vescovo non ci sta

Pistoia – Forza Nuova, organizzazione di estrema destra, è il nuovo custode della dottrina cattolica. A questo, sembra alludere la nota inviata alla stampa dell’organizzazione, che, dopo l’ondata di insulti con cui la rete ha ricoperto un parroco di Pistoia Don Biancalani, perché aveva pagato a sue spese, dopo una giornata di lavoro, alcune ore di svago in piscina ai migranti che avevano prestato la loro attività come cuochi e camerieri nella onlus “Amici di Francesco”. Alcune foto su internet che mostravano i migranti che si godevano la piscina, e la frittata era stata servita: il leader della Lega Matteo Salvini aveva colto l’occasione per esprimere la sua indignazione davanti all’oltraggio, e via di insulti al prete.

La situazione da sgradevole diventa paradossale in seguito alle tensioni che si sono innalzate nella cittadina toscana, con interventi del sindaco e di varie associazioni, nonchè di cittadini imbufaliti, nel sostenere o accusare don Biancalani, i migranti, la chiesa, le associazioni, e via di questo passo. Ma la vera “bomba” è stato l’annuncio di Forza Nuova di presenziare alla messa di domenica per “vigilare” sulla dottrina di don Biancalani.

Sebbene nei media la decisione del vescovo Fausto Tardelli sia stata interpretata come una “resa”, la nota dell’alto prelato è vigorosa e senza sbavature. E’ vero che in chiesa, domenica, ci sarà il suo vicario generale a dir Messa insieme al parroco, don Massimo Biancalani appunto,  ma le sue parole, riportate sul sito della Diocesi di Pistoia,  non tradiscono rese o tentennamenti: “Credo che qui si stiano davvero oltrepassando i limiti. Spero solo che si voglia scherzare, anche se lo scherzo mi pare di cattivo gusto”.

“Da quello che leggo – dice, riferendosi all’annuncio di Forza Nuova riportato da alcune testate – si vorrebbe profanare la SS.Eucaristia con l’assurda motivazione di andare a controllare l’operato di un prete addirittura mentre celebra un Sacramento e facendo diventare la celebrazione eucaristica teatro di contese e di lotta. Richiamo tutti con forza alla ragione, considerando la gravità di ciò che si vorrebbe fare. Anche chi si contrappone a queste inqualificabili intenzioni, non può scegliere modi che ledono la sacralità dell’Eucaristia. A Messa si va esclusivamente per partecipare con fede al divino sacrificio, ricevere la grazia di Cristo e imparare a vivere nell’amore fraterno. Ogni altra finalità ha qualcosa di sacrilego. Intanto annuncio che domenica prossima a Vicofaro, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal mio Vicario Generale”.
«Ricordo anche, perché sia a tutti chiaro, che sull’operato di un prete, sul suo insegnamento e la sua azione pastorale, giudice è il vescovo, che non si esime certo dal valutare con attenzione le varie situazioni. Nessun altro può prendere il suo posto. Chi ha da fare critiche, le faccia sempre con carità cristiana direttamente al prete o al vescovo. Valutate le cose, il vescovo prenderà i provvedimenti che riterrà doverosi o più opportuni”.

Netta anche la presa di posizione del governatore Enrico Rossi, che definisce la volontà dell’associazione di destra di recarsi in chiesa per vigilare sulla dottrina espressa dal preste un’initmidazione. Ma la questione giunge anche in consiglio regionale, con una mozione proposta dal consigliere del Pd Massimo Baldi, sottoscritta dal capogruppo Leonardo Marras, che intende esprimere, da parte di giunta e consiglio regionale toscano, non solo la solidarietà a don Massimo Biancalani, ma anche la ferma condanna di quanto accaduto. 

Marras,  

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