Pisa – Un incontro a livello regionale con gli operatori sanitari di laboratorio si è svolto nei giorni scorsi (28 maggio 2024 a Pisa, nella sede della Cassa edile, il seminario dal titolo “I mille volti del tecnico sanitario di laboratorio biomedico”, con la partecipazione di professionisti provenienti da tutti i territori dell’Asl Toscana nord ovest e anche da quelli delle altre Aziende sanitarie toscane.
Gli operatori della medicina di laboratorio, tutti insieme, si sono interrogati sul futuro della professione, in continua evoluzione, nelle diverse realtà operative, che spaziano dal laboratorio analisi chimico cliniche, all’anatomia patologia, al trasfusionale e al centro cornee fino alla sanità pubblica e ai laboratori specialistici, solo per citare alcuni settori.
Il responsabile scientifico e organizzatore dell’evento era il direttore del dipartimento delle Professioni tecnico sanitarie della prevenzione e della riabilitazione dell’Azienda USL Toscana nord ovest Emilio Bertolini. Fondamentale però, per la buona riuscita dell’iniziativa, la stretta collaborazione con Barbara Grandi, direttrice della struttura Diagnostica di laboratorio dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana (AOUP), che è stata anche moderatrice dell’incontro.
All’apertura dei lavori è intervenuto il direttore sanitario dell’Azienda USL Toscana nord ovest Giacomo Corsini, che ha sottolineato l’importanza della Medicina di laboratorio e delle professioni afferenti in una sanità in costante cambiamento. Da evidenziare infatti lo sviluppo di nuove Case della comunità e anche degli Ospedali di comunità, che saranno dotati di strumenti tecnologici in maniera che gli esami di laboratorio possano essere effettuati in autonomia dai professionisti e direttamente in loco.
Per questa continua necessità di adattamento alle nuove condizioni, la professione dei tecnici sanitari richiede sempre più una formazione continua e permanente, con costanti aggiornamenti anche a livello universitario.
Molti e qualificati i professionisti sanitari presenti, tra cui Raffaele Lamanna per l’Azienda USL Toscana centro, Catia Donnini per l’Azienda USL Toscana sud est, Claudia Papi per l’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Tutti hanno ulteriormente sottolineato l’esigenza di prevedere un’elevata specializzazione della professione per garantire al cittadino una diagnostica sempre più personalizzata.
Sempre tenendo presente la sostenibilità del sistema, la Regione Toscana conferma comunque l’impegno per il finanziamento di tecnologie innovative e per la revisione dei modelli territoriali, per garantire prestazioni diagnostiche appropriate, di elevata qualità e con la massima sicurezza.