Firenze – La piena passa Firenze e ora è Pisa a tremare. “Siamo di fronte a una piena d’Arno analoga a quella del 1992, che ha superato Firenze e che adesso si attende arrivi a Pisa. Non mancano le preoccupazioni ma rispetto al 1992 abbiamo più strumenti per affrontare la criticità”, dice il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando la situazione la situazione del Valdarno inferiore dopo che sono stati annunciati l’attivazione della cassa di espansione di Roffia, in comune di San Miniato, e l’utilizzo del canale scolmatore.
“Investimenti per realizzare nuove infrastrutture e attente manutenzioni, abbiamo puntato su questo negli ultimi 7-8 anni, investendo 100 milioni all’anno. E’ stato realizzato il bacino di Roffia, con una capacità di 5 milioni di metri cubi. E lo scolmatore è stato ripulito e la sua foce risagomata, consentendo un riflusso dell’acqua di oltre 550 metri cubi di acqua al secondo, che può essere spinto anche oltre. Sono opere fondamentali – conclude Rossi – per garantire ai cittadini della Toscana una più alta soglia di sicurezza”.
Intanto, giornata di passione a Empoli, dove l’intero sistema di gestione delle emergenze sta lavorando ininterrottamente da questa mattina, domenica 17 novembre, per gestire l’emergenza maltempo e le conseguenti criticità che si sono verificate in città, in centro storico, ma anche ad Avane, Santa Maria-Case Fanfani e in Via Torricelli. Con l’Arno in piena, con un preoccupante innalzamento del livello del fiume principale della Toscana, che sta tenendo in apprensione oltre che Firenze tutta la vallata del Valdarno Inferiore, il bacino del reticolo minore di Empoli, caricato da 65 millimetri di pioggia caduta nella notte, ha faticato fin dalla prima mattina a scaricare nel fiume.
Dopo di che, con la doverosa e obbligatoria, per non consentire alle acque dell’Arno di entrare in città attraverso i rii sotterranei, chiusura delle cateratte le acque piovane proveniente dal territorio collinare a sud di Empoli, il ‘bacino’ cittadino si è riempito fino a essere colmo.
Ecco perché in alcune zone si sono verificate degli allagamenti: verso l’ora di pranzo in Piazza Marchetti, poi Via del Giglio, Via Spartaco Lavagnini, quindi Piazza Farinata degli Uberti. Poi a seguire Avane con Via Lari e Via della Motta e Via del Pozzo, dov’è presente la cateratta.
A partire dal sindaco Brenda Barnini e a tutta la giunta comunale, con funzionari e tecnici comunali, polizia municipale, protezione civile, subito sono entrati tutti in azione per coordina e agire.
Due le ordinenze emesse intanto: chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per domani, lunedì 18 novembre, in conseguenza dell’Allerta Codice Rosso per il possibile innalzamento del Fiume Arno, e poi chiusi anche Impianti Sportivi Comunali e la biblioteca ‘Renato Fucini’.
Vari i sopralluoghi effettuati. Sono state attivate 4 auto spurghi per ‘succhiare’ l’acqua presenti in Piazza dei Leoni, facendo la spola con l’Arno per scaricare ciò che era stato raccolto. Sette le idrovore mobili in azione tra Avane, Via Lavagnini e Piazza Matteotti, qui per bypassare la cateratta saltandola: acqua ‘succhiata’ dal lato Empoli e buttata direttamente nel fiume.
In azione anche le idrovore fisse: sull’Elsa a Brusciana, a Ponte a Elsa e sul Rio Volpi, al Terrafino; in azione anche quella a Case Fanfani e sul Rio Mosca.
Nelle ultime tre ore i livelli del reticolo idraulico secondario sono in calo rispetto ai valori raggiunti nelle prime ore della giornata di oggi. Resta stabile il livello dell’Arno almeno per le prossime ore .Nuove piogge sono attese per la seconda parte della giornata di domani con intensità inferiore a quelle registrate nella giornata odierna.