Pisa e il Mondo: un gioco per una nuova politica della città

Pisa – Intervista a Dario Danti, politico e blogger, ex assessore alla cultura della giunta Filippeschi, già segretario provinciale di SEL e oggi insegnante. “Allontanatosi” dalla politica, lasciati ruoli ufficiali ha, insieme ad amici, “inventato” un gioco con un approccio politico 2.0.

Dove nasce l’idea, e il successo, di questo “gioco”?

L’idea è quella di far discutere e coinvolgere le persone su temi che riguardano la nostra città inserita in un contesto più ampio, ossia il mondo. Sta andando bene, ad oggi oltre 750 persone hanno giocato, sì un piccolo successo.

Pisa e il Mondo è un progetto politico per il futuro della città? È di Sinistra? Nasconde un partito pronto a scendere in campo alle prossime elezioni? Al fianco di chi?

Per ora siamo un luogo di pensiero, una piattaforma per discutere… presto metteremo in campo anche dei momenti di riflessione e discussione non solo virtuali. La vera novità è che tutti coloro che parteciperanno al progetto di Pisa e il Mondo decideranno anche che cosa saremo!

pisa e il mondo

Com’è stato abbandonare la politica, e la poltrona, per andare a fare l’insegnante?

Sono dieci anni che insegno, quindi non ho iniziato qualcosa, ma semmai la sto continuando a fare. Nella mia vita non ho scelto di fare la politica come professione, ma di lavorare e accanto a questo impegnarmi per migliorare le cose e la vita, o almeno provarci. Dimettersi se non si condivide un elemento fondamentale di progetto di sviluppo di un territorio (come la privatizzazione dell’aeroporto di Pisa) è semplicemente un atto di coerenza, nulla di eccezionale.

Da ex assessore come giudichi il lavoro di questa giunta?

Credo manchi un lavoro di squadra e, soprattutto, un obiettivo che io ritengo decisivo nella Pisa di oggi: la cura delle piccole cose, la cura di ciò che abbiamo. Mi riferisco al verde pubblico, alle buche nelle strade, ai marciapiedi sconnessi, all’illuminazione pubblica che va e viene, alla necessaria messa in sicurezza idraulica della città. Ecco ripartirei dalla cura delle piccole cose che, quelle sì, possono fare grande una città.

La tua opinione sul PD di Renzi? E di SEL a guida Fratoianni cosa pensi?

Renzi fa: nel bene o nel male ha un suo progetto, condivisibile o meno. Io non lo condivido ma gli riconosco una capacità, soprattutto comunicativa, che gli altri non anno. La sinistra – interna ed esterna al PD – non ha perso il vizio di definirsi per contrarietà e, in questo senso, all’antiberlusconismo ha sostituito l’antirenzismo. Così fa poca strada. Nicola è un caro amico che stimo molto e a cui voglio un gran bene, quindi, diciamo così, sono in conflitto d’interesse… si dà un gran da fare per costruire una sinistra possibile. Ecco, il mio consiglio è di non definirla per contrarietà: compito difficilissimo, per cui gli faccio un doppio in bocca al lupo!

Il gioco è consultabile sia su https://www.facebook.com/pisaeilmondo/ che nel sito www.pisaeilmondo.it .

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