“Non ho ricevuto avvisi di garanzia”; così l’onorevole reggiano Angelo Alessandri alla notizia dei quattro indagati dalla Procura di Reggio dopo l’esposto-denuncia presentato ieri in Tribunale dall’ex numero due del Carroccio emiliano, nonché ex amico di Alessandri Marco Lusetti. Tra i quattro, non tutti della nostra provincia a quanto si apprende, non figurano né Bossi né Rosy Mauro. La bufera è comunque in pieno svolgimento e presto potrebbero esserci ulteriori colpi di scena. Il Procuratore capo Giorgio Grandinetti ha parlato di “inchiesta su fatti che, se veri, sono di un certo rilievo. Con eventuali intrecci tra le vicende di Reggio e Bologna”. L’esposto di Lusetti, a suo tempo cacciato dal Carroccio in aperto contrasto con Alessandri, che avrebbe presentato anche movimenti bancari, fatture e bilanci, riguarda il territorio reggiano “con qualche sconfinamento nelle province vicine”.
Erano stati gli epurati a dare la stura alla serie di inchieste piombate sulla Lega emiliana da Reggio e Bologna. Oltre a Lusetti, le denunce dell’ex tesoriere e revisore dei conti Carla Rusticelli e altri due esposti depositati dall’ex candidato leghista alle regionali 2010 Alberto Veronesi a sua volta defenestrato per le sue critiche alle procedure di rimborso elettorale. Ma l’operato di Alessandri sarebbe anche al vaglio interno dell’attuale triumvirato che oggi ha in mano il partito a livello nazionale: Maroni-Calderoli-Dal Lago. Che avrebbero storto il naso per i 3900 euro lordi mensili dell’autista di Alessandri, i 3-400 euro settimanali di rimborso come spese di trasporto presi dalle casse leghiste e per la scelta di Alessandri, scrive il quotidiano la Repubblica, di assumere con un contratto a termine come segreteria la sua compagna 35enne.
Poi ci sono le vicende dei 18 milioni di lire degli anni ’90 raccolti tra i sostenitori per fondare le coop padane di cui non v’è traccia e le 70 multe prese da Alessandri nei suoi spostamenti istituzionali, 18 delle quali girate direttamente al partito. Sabato l’onorevole reggiano avrà modo di chiarire molti punti in un faccia a faccia con la base reggiana che vuole qualche delucidazione.
AGGIORNAMENTO: Gli indagati, secondo la Gazzetta di Reggio, sarebbero cinque e sono tutti nomi di primo piano della Lega Nord Reggiana. Si tratterebbe dell’onorevole Angelo Alessandri, del capogruppo in consiglio comunale Giacomo Giovannini, della consigliera provinciale Francesca Carlotti, Nadia Dagrada, segretaria amministrativa della Lega Nord e Gianfranco Barigazzi, responsabile amministrativo della Lega Emilia. Il filone dell’inchiesta sarebbe il finanziamento illecito ai partiti o di singoli politici con cariche istituzionali. Ma Grandinetti non ha ufficialmente confermato le informazioni del quotidiano.