Roma – Una fase delicatissima per Piombino. Sono in corso le trattative con Aferpi in merito agli impegni che l’azienda dovrà assumersi per l’attuazione del piano industriale, ma anche sul versante della ripresa produttiva e della realizzazione degli impianti logistici.
A ciò si deve aggiungere la questione del contratto di solidarietà e delle garanzie che devono essere fornite ai lavoratori sul loro reddito, su cui la regione ha chiesto impegni precisi da parte del Governo. Sarà quest’ultimo a coprire fino a tutto il 2018 la differenza rispetto alla retribuzione che deriverebbe dall’applicazione della nuova normativa attualmente in vigore.
E’ quanto ha spiegato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha presieduto il Comitato esecutivo sull’Accordo di programma per Piombino al Ministero per lo sviluppo economico . “Come Regione non possiamo che prendere atto della soluzione prospettata che garantisce ai lavoratori un trattamento retributivo non inferiore a quello attuale”, ha commentato l’assessore Cristina Grieco. “Questo provvedimento – insieme alla possibilità di proroga della mobilità in deroga e all’annunciato, come imminente, sblocco dei 30 milioni del sostegno al reddito delle politiche attive – può rappresentare una boccata d’ossigeno per i lavoratori, in particolare per Piombino, Livorno e le aree di crisi della Regione”.
“Non sarebbe accettabile un periodo senza stipendio per questioni burocratiche. Venerdì cercheremo di capire meglio cosa sta facendo il Governo sul nuovo contratto con Rebrab il quale con tutti i ritardi e tutti i difetti del caso ha già impegnato a Piombino qualcosa come circa 130 milioni di euro “, ha aggiunto Rossi
Commentando poi la situazione generale dei negoziati Rossi ha detto che “riguardo a Piombino non si tratta né di piangere né di ridere, quanto piuttosto di continuare a lavorare in modo impegnato ed equanime”.
C’è poi la questione della cosiddetta bretella. Sono già stati stanziati 25 milioni mentre risulta che non c’è ancora certezza sull’erogazione degli altri 25. Sul porto di Piombino la Regione Toscana ha già finanziato interventi per circa 300 milioni e che questo della bretella sarebbe al momento l’unico intervento a carico del Governo nazionale.
Il cronoprogramma per Piombino costruito insieme da Regione e Comune prevede che entro ottobre si arrivi all’approvazione definitiva della variante urbanistica, che è condizione indispensabile perché possa essere realizzato l’intero piano di reindustrializzazione dell’area. L’approvazione della variante permetterà di avviare nel 2018 i lavori di bonifica a carico di Aferpi per un importo di quasi 20 milioni.
“Abbiamo poi compiuto – aggiunge il presidente Rossi – una verifica sulle altre opere di bonifica a carico di Invitalia. Le procedure stanno andando avanti e abbiamo la ragionevole certezza che entro il 2018 partiranno anche gli interventi pubblici per un importo di circa 50 milioni di euro. È un fatto positivo perché 70 milioni di bonifiche non sono certo un intervento di poco conto”.
Il presidente Rossi ha poi annunciato che il 7 giugno scorso Aferpi ha inviato una lettera a Comune e Regione dichiara dosi disponibile ad avviare una serie di interventi di pulizia e disinquinamento nei quali impegnare anche un certo numero di lavoratori adeguatamente formati. La Regione ha quindi deciso insieme al Comune di convocare a Firenze Aferpi per capire come intenda procedere in questa direzione, che giudica molto positiva.
Rossi ha infine riferito degli incontri avuti a Bruxelles relativamente a Piombino. La Commissione aiuti di Stato sta verificando la possibilità che noi possiamo allocare 30 milioni di euro di fondi europei sul progetto di riconversione ecologica della siderurgia di Piombino: “Ci sono buone probabilità di poterli erogare a certe condizioni. A questi potremmo aggiungere i 20 milioni del nostro fondo rotativo a favore degli interventi che Aferpi dovrà fare per riavviare i processi produttivi”.