Piombino: ok alla proroga per Aferpi, conferma contratti per 18 mesi

Roma.  I negoziati si sono conclusi positivamente, sia per il contratto con gli acquirenti, sia per la retribuzione dei lavoratori. Il gruppo Cevital / Aferpi porterà a fine il piano industriale per le acciaierie di Piombino che ha presentato nonostante i ritardi e le difficoltà enerse negli ultimi mesi. Questa mattina al Ministero per le attività produttive è stato sottoscritto tra la procedura di amministrazione straordinaria della Lucchini e il gruppo Cevital un “addendum” al contratto del 30 giugno 2015.

Nello stesso tempo il decreto interministeriale  in data 23 giugno 2017 autorizza la prosecuzione dei contratti di solidarietà ai sensi dell’art. 42, comma 3, del d.lgs.148/2015 fino alla data del 31 dicembre 2018, con mantenimento per i lavoratori del livello di reddito garantito dal contratto di solidarietà vigente nel biennio 2015/ 2017.

L’accordo che si è reso necessario dopo la contestazione ad Aferpi dell’inadempimento sulla esecuzione degli investimenti previsti nel programma industriale –  è scritto in una nota del Ministero –  prevede in sintesi il prolungamento fino al 30 giugno  2019 del periodo di sorveglianza da parte degli organi della Procedura di amministrazione straordinaria, sulla base di un Piano di azione che prevede il cronoprogramma dei nuovi impegni e l’impegno di Cevital/Aferpi, a individuare, entro il 31 ottobre 2017,  una partnership per la parte siderurgica del Progetto Piombino o a presentare, nello stesso termine, un piano industriale con evidenza delle fonti di finanziamento certe.

l’impegno di Aferpi a riprendere l’attività produttiva con le tempistiche del  Piano di Azione che prevede per la parte siderurgica: la ripresa dell’attività di laminazione ad agosto 2017 per le rotaie e ad ottobre per barre e vergella;  piano liberazione aree: smantellamenti impianti piccoli con fine lavori a settembre 2017 e assegnazione degli  ordini entro ottobre 2017 per lo smantellamento di grandi impianti, con fine lavori nell’ ottobre 2019. la verifica ad ottobre  2017 sull’emissione degli ordini e successivamente ogni sei mesi a partire da gennaio 2018.

Per la parte Logistica e Agroalimentare Aferpi si impegna a presentare le relative proposte operative entro sei mesi dalla approvazione del Piano siderurgico.

La violazione di quanto inserito nell’Addendum in merito alla ripresa produttiva, alla ricerca della partnership ed alla presentazione del piano industriale – conclude il comunicato – “costituirebbe grave inadempimento di Aferpi e quindi causa di risoluzione espressa ai sensi dell’art. 1456 c.c.”  Superata dunque questa fase delicata del rilancio degli impianti della ex Lucchini. Ieri i lavoratori hanno scioperato bloccando per chilometri l’entrata e l’uscita da Piombino oltre che la via al porto costringendo le navi per l’Elba a partire vuote.

“L’accordo per l’estensione del periodo di sorveglianza su Aferpi fissa paletti molto precisi in termini di livelli di produzione e di investimenti, con tempi di verifica certi. Come avevamo garantito i lavoratori godranno dello stesso trattamento economico odierno. Molto rimane ancora da fare per rimettere a posto una situazione complessa ma sulla quale oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti”. E’ quanto ha dichiarato  il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda al termine dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, con i sindacati in merito alla sottoscrizione dell’addendum al contratto tra l’Amministrazione straordinaria Lucchini e Cevital.

“Penso che la firma sull’addendum posta stamani consenta di fare punto e a capo in una vicenda complessa, e di dare certezze ai lavoratori che ieri hanno giustamente fatto sentire la loro protesta. Il nostro obiettivo deve essere quello di tornare a produrre acciaio e non si può prescindere dall’accensione del forno elettrico”. È questo il commento a caldo del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell’incontro che ha avuto questa mattina a Roma.

Nel corso del suo intervento il presidente Rossi ha rinnovato la richiesta di sblocco dei 30 milioni di euro destinati alla Toscana e alle sue politiche attive per il lavoro, che verrebbero impiegati tra l’altro per formare i lavoratori del comprensorio piombinese. Ha poi posto nuovamente la questione del completamento della bretella stradale per la quale ha detto di attendere i 50 milioni di euro promessi dal Ministero dei trasporti e dall’Anas.

“Con l’integrazione salariale fino al dicembre 2018 i lavoratori dello stabilimento ex Lucchini  manterranno, come avevamo garantito, il livello di reddito percepito finora. Inoltre con il prolungamento al 30 giugno 2019 del periodo di sorveglianza da parte dell’Amministrazione straordinaria, Cevital-Aferpi si impegna a individuare una partnership per la parte siderurgica, a presentare un Piano industriale entro il 31 ottobre 2017 con fonti di finanziamento certe e a riprendere le attività, come previsto dal Piano di Azione, sia per la parte siderurgica che per la parte logistica e agroalimentare”.  E’ la dichiarazione del Vice Ministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova.

 

 

 

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