Il tempo sembra il vero riflesso di una goccia che cade. La primavera ne è un frammento, un guizzo, una risposta alla sete. In un mondo ansimante Luca Prandini fissa negli occhi l’acqua e la vede eterna.
Così nasce “Primavera”, opera monumentale che dal prossimo 20 Settembre sarà collocata al centro della rotatoria di via Cecati. L’inaugurazione avverrà alle ore undici in presenza del sindaco Graziano Delrio.
Luca Prandini è scultore e scenografo per i Teatri di Reggio Emilia. Da tempo ricerca la via migliore per immortalare l’evanescenza e sembra avere la forza di scolpire nel marmo l’impercettibile. Le sue opere sono sorprese en plein air, fotogrammi di un liquefarsi inatteso. E non vuole dimostrare nulla, nè di saper comprendere nè di saper scolpire. Ama realizzare l’idea, con cura. Mi ricorda spesso che è un padre. E basta. Padre di sculture che hanno vita propria, che respirano e si fanno toccare.
Negli albumi delle scultore coesistono “l’alpha e l’omega, la goccia di rugiada e l’onda anomala, la conditio sine qua non dell’esistenza” scrive Mauro Carrera.
A Suzzara, Reggio Emilia e Parma le gocce immortali di Prandini sono state esposte da maggio a giugno 2011 in tre mostre personali dal titolo “In un cucchiaio d’acqua”.
Ripercorrendo i due mesi di gestazione di “Primavera” scopriamo che l’opera è nata da un rettangolo di marmo bianco di Carrara di 25 tonnellate e ha assunto in fase di lavorazione una forma ovale di circa 7,5 tonnellate.
“Ho scelto di non sviluppare l’opera in maniera verticale, perché credo che lo sviluppo scultoreo verticale sia stato simbolo dell’economia del secolo passato, e che oggi per guardare ad un futuro sostenibile dobbiamo ripensarla in maniera orizzontale” ricorda Luca Prandini.
In seguito ai lavori di sgrossatura e di squadratura presso lo studio d’arte Corsanini di Carrara, l’opera monumentale è stata trasportata presso il laboratorio dello scultore a Villa Aiola dove rimarrà fino al giorno dell’inaugurazione.
Il progetto di “Primavera” è stato sponsorizzato da Conad e vagliato dalla commissione verde e commissione edilizia del comune di Reggio Emilia.