Firenze – Un altro pignoramento per L’Archivio Vasari è giunto ieri, nella casa museo del pittore ad Arezzo dove l’Archivio è custodito. Ieri mattina l’ufficiale giudiziario si è presentato nella sede di via XX settembre dove si trova il prezioso carteggio con gli atti di pignoramento che sarebbe stato esercitato da un creditore della famiglia Festari, proprietaria dell’Archivio. A quanto si è appreso, i Festari avrebbero 90 giorni di tempo per le controdeduzioni.
Il primo pignoramento risale al 2009 da parte di Equitalia. L’Archivio, preziosissimo, è in mano ai fratelli Festari, dopo la contesa con lo Stato per un tentativo di vendita ad un magnate russo risalente sempre al 2009. La vendita non potè concludersi anche grazie ad un vincolo di pertinenza a Casa Vasari posto qualche anno prima dal ministro Ronchey. La custodia dell’Archivio è affidata a tutt’oggi alla Soprintendenza per i beni archivistici per la Toscana. Secondo quanto sarebbe emerso, i fratelli Festari e il loro legale, l’avvocato Guido Cosulich, non erano stati informati del pignoramento e lo hanno appreso solo nella tarda serata di ieri.