Piero d’Angera

Scesero i lettiani/democristianamente
armati per le larghe intese
non come spergiuri al nemico
verso la crociata di Arcore.
Di là invece calavan
gli ottomani, barbari sfanculatori
al grido di “piazza pulita”
ed i giovani turchi a danzare acri
sulle ceneri della Bisanzio che cade.
Racchiuse nell’harem, svelate
agli occhi marrani di montiani
(poco) allupati, stavan le vergini
Bindi e Finocchiaro Ikea
odalische ignude, sudori freddi
d’una notte di maggio…

A salvarmi fu
mia madre: chiuse le finestre
ai venti. Tornò la quiete
nella casa comune.
Fuori infurian le correnti

PIERO D’ANGERA

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