Piccoli Pil crescono: +1,2% in provincia (by Camera di Commercio)

Mentre il mondo “social” si divide sul Nobel a Dylan, aumenta dell’1,2% il prodotto interno lordo della provincia reggiana così come l’occupazione (+1,6%). Stando ai dati (in contrasto con la Cgil) della Camera di Commercio
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Il Pil cresce, Landi esulta

Si incentrerà su “Sviluppo economico, energia e fonti rinnovabili” la quattordicesima edizione della “Giornata dell’Economia” promossa dalla Camera di Commercio per martedì 18 ottobre alle 17,00 alla Sala degli Specchi del Teatro Valli.

Un appuntamento d’analisi e di proposta – come sottolinea il presidente dell’Ente camerale, Stefano Landi – “al quale il nostro territorio giunge in presenza di sofferenze ancora evidenti in alcuni comparti, ma sostenuto anche da buoni segnali che dobbiamo cogliere e alimentare”.

“Le nostre analisi sugli scenari per le economie locali messi a punto da Prometeia – osserva al proposito Landi – ci dicono che dovremmo chiudere il 2016 con un Pil in crescita dell’1,2% e una leggera ripresa dell’occupazione, stimata nell’1,6%”. “Sono valori sicuramente più modesti di quelli che vorremmo – prosegue il presidente della Camera di Commercio – ma l’aspetto più significativo è che vanno a confermare elementi di ripresa che abbiamo riscontrato in tutto l’ultimo biennio”.

vota-per-trump-842972Significativi, al proposito, i dati che Landi richiama: la crescita della produzione manifatturiera in atto dal primo semestre 2014, il bilancio 2015 dell’agricoltura (il valore aggiunto è cresciuto del 3,1%), il forte incremento delle esportazioni (poco meno di 9,3 miliardi nel 2015, con un +3,2% quasi bissato nel primo semestre del 2016 con +2,7%) e la maggiore stabilità che si registra nel saldo tra nuove imprese (2.000 nel primo semestre 2016) e cessazioni d’attività.

“Siamo ancora in sofferenza sull’edilizia e sul commercio – osserva Landi – ma per quest’ultimo dovrebbe affacciarsi una stagione migliore, soprattutto alla luce della “ripresina” del reddito disponibile delle famiglie, il cui aumento è stato rivisto un po’ al ribasso dalle previsioni, ma che dovrebbe comunque aumentare, quest’anno, del 2,8%”.

“Fra gli elementi positivi – prosegue il presidente della Camera di Commercio – emerge quello relativo all’occupazione. E’, anche in questo caso, un processo lento, ma siamo in presenza di un’inversione di tendenza di particolare importanza, perché dopo aver toccato nel 2014 il più alto tasso di disoccupazione provinciale degli ultimi decenni (6,6%), nel 2015 siamo scesi al 5,4% e le prime stime a giugno 2016 parlano del 5%”.

“Siamo ben lontani dai dati nazionali e anche da quelli regionali – sottolinea Landi – ma è assolutamente necessario che vengano moltiplicati gli sforzi per sostenere la ripresa dell’occupazione, sia con azioni specifiche per i giovani che con interventi più articolati (normativi, fiscali, burocratici, creditizi) atti a ridare slancio alle imprese, perché la storia e anche i dati attuali ci dicono che nella nostra provincia la crescita è strettamente legata al fattore umano”.

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