Picasso, Hopper e Magritte insieme a Mónica Segui Gonzalez

Firenze – Riprendono a settembre le visite virtuali della storica d’arte Mónica Segui Gonzalez (foto) a mostre attualmente in corso in Spagna. La studiosa ha lavorato e studiato a lungo a Firenze a contatto con gli artisti fiorentini.

La scorsa primavera Monica, tramite un collegamento Zoom, ha condotto incontri virtuali con il suo pubblico italiano su Georgia O’Keeffe (1887-1986) in mostra al Thyssen, Alexej von Jawlensky (1864-1941) in mostra nella splendida collezione di opere appartenenti all’espressionismo tedesco; ha introdotto la prima retrospettiva fatta in Europa su Marinus van Reymerswaele (1490 ca. – 1546 ca.), ha ampiamente parlato di Maria Izquierdo (1902-1955), pittrice messicana surrealista, una delle pittrici eclissate da Frida Kahlo, ha introdotto e presentato El Greco (1541-1614), e “Passioni mitologiche” che riunisce le più grandi opere di artisti come Ruben, Tiziano e Velázquez, infine i “Gioielli d’avanguardia”.

Quale sarà il suo programma di settembre e ottobre?

A settembre parlerò di Pablo Picasso, di Edward Hopper e di René Magritte. Gli incontri si svolgeranno come al solito sulla piattaforma Zoom secondo il seguente calendario: Sabato 25 settembre: “Picasso ibero” (iberico), Sabato 16 ottobre: Edward Hopper pittore del realismo americano,

Sabato 30 ottobre: “La máquina Magritte” (la macchina Magritte).

Può dirci qualcosa in merito agli artisti e alle mostre?

Picasso Ibero” è visitabile fino al 12 settembre al Centro Botín di Santander, in Cantabria.

Picasso scopre l’arte iberica a Parigi nel 1906, quando rimane profondamente colpito dalle sculture iberiche esposte al Louvre che influenzano la sua arte. Altre forme d’arte, come il romanico catalano o l’arte africana e oceanica, lo conducono al cubismo e lasciano un segno nella sua opera successiva .

La retrospettiva sul pittore surrealista René Magritte (1898-1967) arriverá questo autunno al museo Thyssen di Madrid. Il titolo della mostra, mette in evidenza, la componente ripetitiva e combinatoria del suo lavoro; saranno affrontati i diversi temi pittorici di Magritte che ritornano più e più volte nei suoi dipinti con innumerevoli variazioni. Vedremo come l’ingegno del pittore dia vita a una miriade di composizioni audaci, a immagini provocatorie e misteriose.

Infine Edward Hopper, pittore del realismo americano del XX secolo, che ha espresso in modo convincente la realtà della vita americana. Nella maturità, attraverso i suoi grandi temi: la vita in città, l’intimità, l’isolamento, la malinconia e le relazioni interpersonali, Hopper cattura magistralmente la solitudine dell’uomo contemporaneo e ci porta nell’America della Grande Depressione quando il paese era immerso in un senso globale di incertezza, disagio e ansia.

Il Covid ha bloccato la vita di noi tutti, creando difficoltà e problemi di varia natura. Quale è stata sua esperienza nell’ambito della didattica, ha potuto continuare la sua attività lavorativa?

Ovviamente la mia attività ne ha risentito molto. A causa del Covid è stato impossibile accompagnare i gruppi nei musei e tenere lezioni in presenza. Ma la didattica a distanza è stata una valida alternativa e un’esperienza positiva, con alcune lacune ovviamente: mi è mancato molto il contatto visivo, ho trovato difficile parlare ad uno schermo senza poter guardare le persone negli occhi, mi è mancata l’interazione diretta e immediata con le persone, lo scambio immediato di idee, di domande e risposte. Mi è mancato il linguaggio informale della conversazione amicale, quello non verbale, fonte di suggerimenti e di stimoli. Inoltre, non avendo un riscontro immediato non potevo essere sicura di riuscire a mantenere alto il livello di attenzione degli interlocutori. Questi sono i gap che ho individuato, a fronte del vantaggio più grande che è stato quello di poter continuare la mia attività, anche a distanza. Non solo, ho recuperato anche persone che vivendo in altre città o in altri paesi, non avrebbero mai potuto partecipare ai miei incontri d’arte.

Quali sono state le sue riflessioni su questo periodo

Continuo a non condividere la scelta di chiudere i musei quando altri spazi sociali, come i supermercati, hanno potuto continuare la loro attività. Qui da noi, questa scelta ha scatenato una forte contestazione, anche perché sarebbe stato sufficiente fare entrare negli spazi espositivi e museali solo piccoli gruppi di persone alla volta, controllandone il distanziamento. Senza arte non si vive, è importante continuare a fruirne, altrimenti si soffre, ci si impoverisce, si muore.

Come ha deciso di passare all’insegnamento a distanza

Come professoressa di Storia dell’Arte e restauro per un’associazione culturale, tengo lezioni anche nei quartieri fuori Madrid dove ho tanti allievi, e lezioni anche per il sindacato. Ovviamente fino a questo periodo critico ho tenuto unicamente lezioni in presenza. In seguito a questi avvenimenti, che ci hanno costretti a rimanere chiusi in casa, ho cominciato a pensare a un’alternativa e, con l’aiuto di mio fratello Paco, ho deciso di tenere lezioni online. Non è stato facile perché dovevo capire come realizzarle in questa nuova modalità. In un primo momento tutto questo è stato molto difficile, anche perché ho dovuto imparare in prima persona a usare nuovi strumenti e, allo stesso tempo, istruire persone poco avvezze al computer ad usarlo per seguire gli incontri.

Solo pochi di loro hanno abbandonato, molti altri hanno continuato e tanti si sono aggiunti, soprattutto tutti coloro che già mi conoscevano, ma che si erano trasferiti fuori Madrid.

Lezioni a distanza ovunque?

Sì, dal momento che online non ci sono confini, ho deciso di spostarmi fuori dal mio ambito territoriale e ho accompagnato i miei gruppi in altre città, in altri paesi, ad esempio nei Paesi Bassi, o a Roma a vedere Raffaello. Poiché queste visite virtuali all’estero hanno riscosso così tanto successo, mi è venuto in mente di proporre anche a voi, in Italia, di partecipare alle mostre che si tenevano a Madrid.

Lavoro con piccoli gruppi, anche in presenza, perché è più facile esercitarsi e discutere. Quindi anche online preferisco mantenere un numero ristretto di persone per poter osservare le singole opere, discutendone insieme.

Sarà sicuramente un’altra esperienza coinvolgente partecipare alle mostre di sabato 25 settembre “Picasso ibero” (iberico), sabato 16 ottobre: Edward Hopper pittore del realismo americano e sabato 30 ottobre: “La máquina Magritte” (la macchina Magritte).

Contatti per info:

Asociación Cultural Rávena – http://ascravena.com/musica-y-pintura/

email:

Teléfono:

+34 696285210 (Madrid); +39 328 717 6545 (Italia)

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