Firenze – Tanto rumore per nulla. La question time sul futuro di Piazza dei Ciompi, lanciata sul tavolo del Consiglio Comunale da Cristina Scaletti (Firenze Viva) e discussa stamattina a Palazzo Medici Riccardi, è caduta nel vuoto. A fronte delle voci sempre più insistenti dello sloggiamento definitivo del Mercato delle Pulci dalla storica piazza per far posto a stand di street food, la consigliera ha formulato, lo scorso 16 marzo, una domanda precisa a risposta immediata, da porre all’assessore ai lavori pubblici Giovanni Bettarini. Preso atto che il Comune ha ricevuto dalla Regione Toscana 700mila euro di finanziamenti vincolati alla ristrutturazione della Piazza e all’ammodernamento del Mercato dell’Antiquariato, è possibile rimescolare le carte in tavola in corso d’opera a fronte di atti deliberativi di entrambi le parti?
Nei giorni scorsi l’ipotesi di un mercato del cibo al posto delle Pulci non era stata apertamente smentita da Bettarini, che aveva tuttavia evitato di prendere il toro per le corna, rimettendo il momento del confronto alla riunione odierna del Consiglio. “I cittadini possono stare tranquilli – aveva dichiarato l’assessore – abbiamo previsto una spesa di 1,2 milioni di euro per riqualificare l’area. Street food? Il futuro lo decideremo con i cittadini e gli operatori”. Aldilà di un’interpretazione molto personale della “preoccupazione del residente” – non è una novità che l’idea di liquidare definitivamente le Pulci per far posto a ribollita e lampredotto sia aborrita dai più – le parole dell’assessore hanno lasciato intendere che ogni porta è aperta.
Stamattina, tuttavia, è arrivata la smentita sulla prospettiva street food: “Stand per il cibo? Mai detto”. Il ché, per certi versi è vero, per altri no. A poco più di un mese dal trasloco degli antiquari in Largo Annigoni, le strategie messe in atto dal Comune vertono sul non negare (o, a preferenza, affermare per contrarietà) e schivare la domanda diretta sul ritorno ai Ciompi dello storico mercato. Nel mezzo, il venticello del “gira voce”, che sta facendo bene il suo dovere, talmente bene che la vera notizia – se mai sarà – sarà proprio quella del ritorno degli antiquari, la promessa mantenuta. Prospettiva, questa, che in realtà apparirebbe sempre più remota, tant’è che in zona si parla già di “almeno tre soggetti legati al mondo della ristorazione, pronti a investire sull’area”, di cui uno addirittura “pronto ad accollarsi ogni spesa di rilancio della piazza pur di disporne liberamente”. Fabio Picchi, patron del Cibreo di Via de’Macci, indicato dai residenti come il più probabile, ha smentito seccamente. “È una panzana colossale. Ho sentito anche dire che avrei intenzione di “sfondare” su Piazza delle Pulci, partendo dal Teatro del Sale. Neanche fossi la Tav! No, non sono io”. Non sarà lo chef di Sant’Ambrogio ad aver messo gli occhi sui Ciompi, ma di fronte all’atteggiamento a tratti indeciso di Bettarini sembra che qualcuno ci sia davvero. Qualcuno o, comunque, qualcosa. “Gli operatori stessi indicavano Largo Annigoni nello statuto, come alternativa. Ci sarà un confronto in cui si deciderà del futuro. Resta certo che la piazza rimarrà area mercatale, con sottoservizi, e che interagirà con Largo Annigoni in un’azione coordinata dei due spazi”.
Arianna Xekalos (M5S): “Vorremmo capire nei fatti come si tradurrà tale interazione. Troppo spesso questa Amministrazione ci sta abituando a fare cambiamenti e prendere decisioni a lavori in corso, quando la prassi dovrebbe essere decidere con percorsi partecipati e, solo dopo, poi iniziare i lavori”. “Ricordo il progetto presentato in Regione – ha incalzato la Scaletti – il finanziamento prevedeva anche la ristrutturazione dei banchi. Avete cambiato qualcosa? I soldi dati dalla Regione vanno a un’altra idea?”. Bettarini non ci sta – “Bisogna smetterla di dire che non si possono apportare cambiamenti al progetto. È un modello che non funziona più. La sua è mancanza di lucidità” – ma la consigliera ribatte prontamente: «Mancanza di lucidità? Non sta rispondendo alla domanda. Delibera alla mano, i fondi sono circostanziati, ma “Annunci e smentite” sembrerebbe il titolo di una telenovela se non fosse il refrain di questa amministrazione. Il Comune ha ottenuto dalla Regione Toscana i soldi per recuperare la Piazza in virtù di un progetto che legava indissolubilmente, come era giusto che fosse, Piazza dei Ciompi con il Mercato delle Pulci. Ma lei continua a non rispondere sul futuro della piazza». Dunque, niente di fatto.
Restano alcuni punti fermi, come la certezza dei fondi e l’ammontare delle spese, “tante idee” sul futuro della piazza ma poche su quello degli antiquari delle Pulci, certi – ormai – che allo scadere delle concessioni della Bolkestein, nel 2017, i requisiti di accesso al nuovo bando per il rinnovo contempleranno la somministrazione di generi alimentari. “Ci ritroveremo senza denti e senza pane”. Ma di pane, in realtà, pare che ce ne sarà più che a sufficienza.