Firenze – Gli agenti della Polizia Municipale del Reparto Sicurezza urbana, in collaborazione con gli operatori di Quadrifoglio, hanno “ripulito e liberato l’area di fronte all’ingresso dell’Università” rende noto Palazzo Vecchio. Cosa si intende per “ripulito e liberato”? Allontanato l’ennesimo problema resta da risolvere il futuro della piazza ribattezzata Degradeschi dall’autore de Il Grillo Parlante Fiorentino, al secolo Gianni Greco autore di numerosi reportage fotografici.
Piazza Brunelleschi vive all’ombra di via de’ Servi, una delle direttrici storiche del capoluogo toscano tra le più caratteristiche e suggestive poiché mostra la cupola del Duomo sullo sfondo di una ampia prospettiva dalla Santissima Annunziata. Eppure non si tratta di un luogo nascosto o poco frequentato visto che vi si trova l’ingresso alla Facoltà di Lettere ed è a pochi passi dalla frequentata via Alfani.
Non è la prima volta che il luogo finisce in cronaca a causa del degrado e dei bivacchi, la presenza di materassi è stata più volte segnalata dai residenti così come la sporcizia accumulatasi di volta in volta nell’angolo dello slargo o tra le aiuole. Non mancano inoltre notizie di cronaca relative a piccoli furti ed atti vandalici compiuti nell’area. Si tratta di un quadrilatero simbolico poiché potrebbe riproporre realtà simili presenti in piena area Unesco.
Da alcuni mesi nell’area si era ‘insediata’ una persona di nazionalità italiana di 52 anni che ha occupato la seduta in pietra a fianco dell’ingresso universitario e nell’arco del tempo, oltre che ad utilizzare la stessa come giaciglio, vi aveva anche depositato una serie di oggetti di vita quotidiana compreso dei mobili di piccole dimensioni.
Spiega l’Amministrazione che “Le operazioni di stamani, eseguite a partire dalle 8.30, arrivano a conclusione di una lunga attività di avvicinamento della persona che è stata svolta in modo assiduo negli ultimi mesi dalla Polizia municipale, che ha contattato i Servizi sociali del Comune. Di fatto, la persona che per diversi mesi ha occupato una parte della piazza si trovava a vivere in una situazione di disagio e aveva deciso di abitare in strada per sua scelta, accumulando un notevole quantitativo di materiali e suppellettili. Negli ultimi mesi però la persona è stata avvicinata da un agente del Reparto che, con un lavoro assiduo di convincimento, l’ha portata ad accettare l’accoglienza in un alloggio all’interno di una struttura comunale. Inoltre, sono stati anche presi contatti con strutture sanitarie adeguate alla persona in questione, che ha iniziato un percorso di recupero. Sono stati avviati anche contatti con gli assistenti sociali del Tribunale di Firenze”.
La vicenda ha visto aprirsi un dibattito in città sul metodo proposto per ‘liberare’ la piazza. In questo caso la liberazione ha richiesto grande partecipazione sociale e senso civico, la memoria però esiste e può tornare utile affondando nel passato remoto del centro storico. Il problema esiste ancor più perché c’è il nuovo precedente.
Quali soluzioni adottare per recuperare una vaga idea di luogo al servizio del pubblico? La proposta della realizzazione di un Parcheggio interrato sulla piazza Brunelleschi ha inizialmente fatto sgranare gli occhi ai residenti e successivamente ha innescato un coro di dissenso: la memoria è corsa ai problemi tecnici sui cantieri che hanno interessato l’area di piazza Ghiberti, l’idea poi di un accentratore di autoveicoli in un luogo che già oggi rappresenta un parcheggio tradendo la posizione fin troppo centrale e prestigiosa hanno contribuito ad accrescere il dissenso.
La richiesta di residenti e frequentatori risponde al termine “Vivibilità” fin troppo abusato quasi quanto “Disagio” ma sono entrambi sintomatici di un clima che non restituisce una immagine positiva, senza voler scomodare l’ospitalità destinata ai turisti.