Una sola immersione in piena area protetta e di notte, vicino alle coste di Pianosa, ha fruttato ad un bracconiere 70 chili di pesce tra cernie, scorfani, corvine, dentici, saraghi e tanute (per un valore commerciale di circa 1.500 euro). Ma è stato scoperto dal personale della Capitaneria di Porto di Portoferraio nella notte del 1 ottobre, e ora si troverà a pagare una sanzione di 4mila euro. Il pescatore abusivo è un ragazzo di 27 anni di Campo nell’Elba, accompagnato da un altro campese, un uomo di 63 anni proprietario del motopeschereccio. Anche la Guardia di Finanza avrà qualcosa da dire perché il subacqueo sportivo non faceva parte dell’equipaggio e saranno da verificare gli aspetti fiscali e contributivi del titolare del peschereccio. L'intero pescato è andato in beneficenza e tutte le attrezzature sono finite sotto sequestro. La brillante operazione della Guardia Costiera ha permesso di fermare una strage di pesci nel mare protetto di Pianosa, area di grande interesse naturalistico dove, per un’estensione di un miglio marino dalla costa, vige il divieto assoluto di pesca, oltre che di transito, di ancoraggio e balneazione. Grazie alle tutele vigenti sull’isola il mare intorno a Pianosa è straordinariamente ricco di pesce e i pescatori di frodo fanno di tutto per poter evitare i controlli.