L’obiettivo è importante anche perché c’è in gioco l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini. Tuttavia, dopo l’annuncio, è legittimo porsi delle domande. Mentre già arrivano i primi problemi. Parliamo dell’ultimo piano rifiuti presentato dal sindaco Luca Vecchi e dall’assessore competente Mirko Tutino per annunciare soprattutto l’arrivo, nel 2016, in zona Prato-Gavassa di un impianto di trattamento meccanico che lavorerà solo sulla parte secca dei rifiuti indifferenziati. I sindaci di Correggio e San Martino in Rio, Ilenia Malavasi e Oreste Zurlini, chiedono di essere coinvolti nei successivi passaggi che porteranno alla nascita della struttura. Potrebbero sorgere infatti problemi di viabilità e di tariffe per i cittadini.
Quello della bollette è infatti un capitolo molto delicato: in questi anni, con l’estensione del “porta a porta” e della raccolta differenziata in realtà i cittadini hanno visto aumentare le tasse da pagare per il settore rifiuti. E di pari passo con la strategia del nuovo impianto di Gavassa, gli amministratori puntano ad estendere a tutto il comune capoluogo il “porta a porta” e ad arrivare ad una differenziata non inferiore al 70%. In diversi comuni della provincia esiste da tempo un metodo diciamo così “misto”. “Porta a porta” per indifferenziato e umido e cassonetti naturalmente non generici per tutto il resto. Da settembre comincerà una massiccia campagna di consultazione dei cittadini a vari livelli per giungere, se si riuscirà, ad una decisione condivisa.
Poi c’è la cosiddetta “tariffa puntuale”, ovvero il pagamento di una parte della bolletta a seconda dei rifiuti prodotti. I più virtuosi sborserebbero meno; ma è una modalità di difficile attuazione e soprattutto annunciata da almeno dieci anni, dalla prima giunta Delrio e rimasta fino ad oggi lettera morta. Il sindaco Vecchi, se tutto andrà come la giunta spera, ha annunciato che la tariffa meritocratica potrebbe scattare non prima del 2016.