Si sono riunite ieri le Commissioni Territorio, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), e Sviluppo economico, presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd), del Consiglio regionale della Toscana, per approfondire i contenuti e le linee guida del nuovo Piano ambientale ed energetico della Toscana (Paer), proposto dalla Giunta regionale al Consiglio con deliberazione n. 27 del 23 dicembre 2013 e che ha sostituito il precedente Piano regionale di azione ambientale, facendo confluire al suo interno il Piano di indirizzo energetico regionale (Pier) e il Programma regionale per le Aree Protette.
Tra i primi obiettivi da marcare, secondo il presidente Venturi, vi è quello della ''certezza del diritto: cosa si può e cosa non si puà fare", in quella "logica di snellimento delle procedure – ha spiegato Venturi – che vuole andare, in primis, a vantaggio dei cittadini''. Gli allegati del disciplinare di piano indicano infatti anche quelle aree "non idonee" agli impianti di produzione di energia elettrica da eolico, da biomasse e da fotovoltaico a terra. Inoltre riguardano l'energia geotermica e le fonti rinnovabili in Toscana; i ciriteri per l'accesso alle semplificazioni amministrative per gli impianti energetici. E tra le materie ambientali: la strategia regionale della biodiversità; i primi elementi per un programma pluriennale per la difesa della costa, edifici pubblici strategici e rilevanti con riferimento anche agli interventi per la sicurezza sismica in Toscana; criteri per la progettazione, installazione ed esercizio degli impiati di illuminazione al fine di ridurre l'inquinamento luimonso; programma straordinario degli interventi strategici sulla risorse idrica; il Libro Bianco sui cambiamenti climatici in Toscana.
Nelle prossime riunioni delle commissioni consiliari saranno studiati e discussi gli altri aspetti del Piano per ''arrivare al momento delle consultazioni – ha detto il presidente della commissione Ambiente – con una conoscenza approfondita''. Infine il momento della presentazione di eventuali documenti integrativi ed emendamenti, quindi la discussione e il voto in Consiglio regionale.